Nel Pd è stagione di congressi, confronto a colpi di consensi raggiunti nelle urne ‘popolari’. La road map la descrive Roberto Ruta, senatore e presidente dell’assise democratica molisana. Il primo round a fine mese, il 26 e 27 ottobre si eleggono i segretari dei circoli e i delegati al congresso che sceglierà quelli di federazione. Ai gazebo sarà ammesso a votare chiunque si iscriva al partito entro il 26 ottobre. Ruta le ha ribattezzate “primarie senza anzianità di servizio”, un’apertura comunque. “In passato non era così” ricorda il senatore. Si terranno poi le convenzioni provinciali e il 24 novembre quella nazionale per la presentazione delle liste che accompagneranno i candidati alla segreteria nazionale. Loro, gli aspiranti leader (da Renzi a Cuperlo), dovranno formalizzare la candidatura entro venerdì prossimo, 11 ottobre (così pure i candidati a segretario di federazione). E l’8 dicembre, con primarie aperte a tutti, si sfideranno in una competizione che pure sul territorio – visti gli schieramenti – sarà a tutto campo.
Micaela Fanelli, l’assessore Vittorino Facciolla e il presidente della Regione Frattura sostengono il sindaco di Firenze: qualcuno questa terna di renziani la individua già come ‘il fattore f’. Il segretario regionale uscente Danilo Leva e il titolare delle politiche occupazionali, Michele Petraroia sono dalla parte di Gianni Cuperlo. L’unico ad avere avuto la tessera del Pci, Cuperlo. Ruta sperava, invece, in una terza via che desse voce agli ex popolari (si era parlato di Gasbarra), idea tramontata e ora il senatore sta riflettendo sul da farsi. Così pure il capogruppo in Regione Totaro. A marzo, comunque, la competizione si riaccenderà per la guida del Pd molisano. Primarie aperte anche lì, in campo ci sono già la Fanelli e Carlo Veneziale. Sul punto interviene il governatore Frattura: “Per le primarie nazionali sto con Renzi, per quanto riguarda il Molise, invece, si vedrà. Per ora è prematuro parlarne: non sappiamo ancora nemmeno chi sono i candidati per la segreteria regionale”. Frena così gli endorsement che da più parti gli si attribuiscono con equazioni fra il congresso nazionale e quello regionale. “Mi dispiace che si stia facendo confusione. I due discorsi sono separati” precisa. Aspetta di vedere chi sono i candidati, poi deciderà. E primarie aperte, la data è ancora da definire, per scegliere il candidato sindaco di Campobasso.