Tempo di congressi. Il Pd è nel pieno. In attesa del match per la successione a Danilo Leva (al vertice del partito regionale), le squadre si fronteggiano sul territorio: ‘Ruta-Leva’ da un lato, Fanelli dall’altro.

Domani (11 ottobre) scade il termine per presentare le candidature alla leadership nazionale – e ieri già 80 parlamentari avevano firmato per la discesa in campo di Matteo Renzi – e pure per gli aspiranti segretari di federazione. Un primo giro di rumors indica in quella di Campobasso la conferma in gara di Pietro Maio, come pure di Michele Palmieri in quella di Termoli. Entrambi esponenti dell’attuale gruppo dirigente. Ad Isernia, invece, l’uscente Marco Amendola è diventato assessore comunale nella giunta Brasiello. L’uomo della continuità dovrebbe essere Giuseppe De Lellis, in lista col Pd alle amministrative 2012 e giovane componente dell’assemblea regionale. Quanto ai renziani, bocche più che cucite sulle truppe che contano di schierare. Ma qualche ragionamento si può fare solo osservando. Un elemento di punta di Big Bang è, ad esempio, il vicesindaco di Agnone, Maurizio Cacciavillani. Come a Campobasso c’è Luca Iosue, candidato anche alle politiche. Competizione aperta, raccontano le cronache, fra l’ex senatore Augusto Massa e l’attuale Roberto Ruta per il circolo della città. Il fatto che a maggio si vota non è estraneo alla ‘battaglia’ fra Ds e Marcgherita. Per la lotta romana gli schieramenti sono quasi fatti: il governatore Frattura, la deputata Venittelli, l’assessore Facciolla e la Fanelli stanno con il sindaco di Firenze. Leva e Petraroia con Cuperlo. Chi ancora deve schierarsi apertamente è proprio la componente degli ex Popolari guidata da Ruta.

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