Frattura mi sorprende ogni giorno di più: presidente, proprio non riesci ad andare oltre l’accusa al precedente governo? Continui a blaterare il nulla, replicando ancora con chiacchiere dinanzi alla morte annunciata di un’azienda e alla distruzione della filiera avicola, motivo per cui gli operai dovranno accontentarsi della cassa integrazione. L’attività produttiva è stata impoverita, il sistema economico ne pagherà le conseguenze e Frattura ha il coraggio di ammettere che per capirci qualcosa ha impiegato 9 mesi lasciandosi andare in espressioni poco edificanti per un presidente di giunta.
Frattura non conosce il piano Deloitte perché vuole che io glielo spieghi – mentre tutto il carteggio è agli atti – e continua con la sua presunzione a non dare risposte concrete ma solo ad enunciare slogan.
Obiettivamente? C’è da avere paura per il futuro della nostra regione. Ai lavoratori dico di non accontentasi di semplici promesse su improbabili soluzioni minimali che già si annunciano all’orizzonte; tutti gli investimenti fatti in questi anni hanno un senso, se si recuperano la qualità e la quantità della produzione pre-esistenti, compresa la forza lavoro. Poi, sarà interessante capire a quanto ammonta il danno economico procurato dall’attuale giunta regionale per il mancato impegno finanziario a garantire la continuità produttiva, visto che Frattura ammette di avere le idee più chiare dopo 9 mesi, pur avendo promesso di avere la soluzione in tasca. In una qualsiasi attività industriale, se il socio è assente per nove mesi e non assume le iniziative necessarie, per forza di cose viene meno la sopravvivenza e il danno economico derivante è molto più rilevante – in termini di responsabilità contabile – rispetto a quanto da noi fatto.
Se non do fastidio all’orecchio del presidente – molto irascibile per la verità – in una prossima conferenza stampa dirò quanto ho da dire sullo Zuccherificio del Molise.
A proposito di visibilità, io sono stato eletto tre volte consecutive dai molisani, senza “imbrogli”, senza incesti e senza accordi innaturali e sottobanco. Tu, caro presidente, le elezioni le hai sempre perse quando hai corso in prima persona: le hai vinte solo quando il centrosinistra – snaturando la sua impostazione politica – ti ha utilizzato come veicolo di voti del popolo di centrodestra. Io ho impiegato 12 anni per perdere le elezioni, tu – invece – soltanto 9 mesi per perdere di credibilità. Persino il tuo partito se n’è accorto.
Michele Iorio

 

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