Quasi tre milioni al voto in Italia per scegliere il segretario del Pd. C’è attesa, dopo la chiusura dei seggi, per il dato sull’affluenza anche in Molise. E soprattutto sul responso delle urne sulla scelta del segretario nazionale fra Renzi, Cuperlo e Civati. 

La giornata di voto non ha risparmiato frizioni in regione.

Antonio Di Pietro non ha potuto votare per le primarie del Pd nel seggio di Montenero di Bisaccia. Alle 9.30 si era recato nell’aula consiliare del comune di Montenero dove è stato allestito il seggio ma al suo arrivo gli è stato comunicato di non poter partecipare alle primarie: è dirigente di un altro partito. A questo punto Di Pietro ha lasciato il seggio. Senza polemiche né comunicati.

A Trivento, invece, cinque esponenti locali del Pd (che oggi si firmano ‘ex iscritti’) accusano: ”La Commissione regionale non ha consentito l’apertura del seggio. Gretti e miopi, pensando che questo seggio come quello di altri comuni potessero portare vantaggio o svantaggio al proprio candidato, contraddicendo la tanto ostentata possibilità di partecipazione alle primarie, sono stati in grado di dare l’ultima spallata alla nostra pazienza e azzerare definitivamente quello che era rimasto della nostra passione per la politica”. Il manifesto che hanno fatto circolare si intitola ‘io non voto perché’.

Alle 13 in tutta Italia aveva votato un milione di persone. Discreta l’affluenza anche in regione, soprattutto nei centri più grandi. Intorno alle 12.30 a Campobasso il voto del governatore Frattura. Una mezz’oretta dopo allo stesso gazebo (Campobasso 1) quello del senatore Roberto Ruta, che invece sta con Cuperlo. Alle 13.30 è arrivato anche Augusto Massa. Lo spoglio subito dopo le 20. 

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