Venerdì sera all’ora di cena. Attorno al tavolo di Palazzo Vitale ci saranno i segretari di partiti e movimenti che sostengono il governatore Frattura in Consiglio regionale, il ‘centrosinistra allargato’ che ha vinto le elezioni un anno fa. Sul tavolo i punti di una verifica di cui il presidente avvertiva l’esigenza da tempo. La mette in pratica dopo aver vinto le primarie dell’8 dicembre e quelle del 16 febbraio. Sarà l’esordio per Micaela Fanelli, neo segretario Pd, e per Gigino D’Angelo, ‘fresco’ coordinatore di Sel.
I punti, dunque. L’azione di governo, leggasi l’assetto di giunta. Poi la performance del resto della squadra, i consiglieri, coloro che hanno la responsabilità delle commissioni (che dovrebbero essere il cuore pulsante dell’azione di riforma legislativa). Dal punto di vista più essenzialmente politico, poi, c’è il tema della condivisione del metodo e dei contenuti. Chi ci sta e chi no: questo vuol capire Frattura. La vigilia della verifica scorre in silenzio e nella calma apparente. L’argomento giunta è quello davvero in rilievo. C’è Rialzati Molise, seconda forza della coalizione fuori da tutto, in attesa del risarcimento (leggasi ruolo di governo per Vincenzo Cotugno) e il Pd che ha fatto en plein all’epoca ma all’interno del quale poi i problemi sono esplosi. Sotto i riflettori lo scontro fra il governatore e l’assessore Scarabeo. Sherpa al lavoro per evitare strappi troppo dolorosi. Passi avanti invece nel rapporto fra l’ala sinistra della coalizione e il presidente. Gigino D’Angelo lo ha incontrato. “Frattura mi ha ufficialmente detto che non ha intenzione di nominare un quinto assessore. Un dato positivo che mi auguro possa essere definitivamente accertato nella riunione dei segretari” racconta il capo di Sel.
Intanto a Roma impazza il toto-sottosegretari per l’ormai vicino governo Renzi. Voci ricorrenti danno le quotazioni di Danilo Leva in rialzo (quota Cuperlo-D’Alema del Pd). Sull’altro fronte, invece, in molti scommetterebbero sulla riconferma di Sabrina De Camillis (Ncd).
