Polemiche nella maggioranza di centrosinistra alla Regione Molise per la verifica avviata con un vertice venerdì scorso dal governatore Paolo Frattura, verifica che al più tardi domani dovrebbe portare all’azzeramento della giunta.
L’onorevole Danilo Leva prende spunto proprio da questi ultimi avvenimenti per sferrare un nuovo attacco ai vertici della Regione.
“È un rimpasto da prima repubblica – accusa su Facebook – che grazie alla modernità contemporanea assume il nome più aulico di tagliando. Voglio un centrosinistra capace di difendere la sanità pubblica, di difendere il lavoro e una politica più sobria e rigorosa. Mi batterò per avere una squadra di governo espressione di queste priorità. Abbiamo vinto per cambiare il Molise e non per cambiare noi stessi”.
Leva, che da qualche mese ha assunto una posizione assai critica nei confronti del governatore suo compagno di partito, annuncia battaglia. “Non mi arrendo e soprattutto non consegnerò la mia provincia (Isernia, ndr) ad interessi privati che poco hanno a che fare con il futuro della nostra comunità”.
Nel fine settimana era andato all’attacco di Frattura anche un altro esponente di spicco del Pd, l’assessore regionale Massimiliano Scarabeo, che, senza fare nomi, ha affidato un messaggio con riferimenti precisi alla sua pagina Fb. “Qualcuno – dice – è fuori dal mondo. Molti mi conoscono perché vivo costantemente il territorio, perché mi vedono per strada. Questo mi è costato in questi giorni una serie di considerazioni, perché in politica sono forse anormali, ma nella vita quotidiana usare la costanza, usare la parsimonia, usare il cuore, significa amare la propria terra. La politica, il partito, il gruppo politico, cosa sono? Riprendiamo i temi veri”.

 

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