“I segnali di ripresa economica nella zona euro sono indicazioni importanti che tuttavia non devono indurci ad abbassare la guardia e a distogliere l’attenzione sull’urgenza delle riforme da portare a termine. L’Italia può e deve fare di meglio, soprattutto sul fronte dell’utilizzo dei fondi europei che possono contribuire in maniera importante alla crescita del nostro Pil”. L’europarlamentare Aldo Patriciello commenta così i dati diffusi da Eurostat che testimoniano l’aumento del Pil in molti Paesi della zona euro – Italia esclusa – nel primo trimestre del 2014.
“Certamente – continua Patriciello – occorre prendere queste cifre con le pinze e non dedurne tendenze generali. Il dato negativo del nostro Pil nel primi mesi del 2014, a fronte di un aumento di quello di Paesi come Germania ed Inghilterra, dimostra tuttavia quanto lavoro ci sia ancora da fare in termini di riforme strutturali che possano davvero accelerare l’uscita dalla crisi e far ripartire la nostra economia. Dobbiamo mettere in condizione le nostre imprese di poter tornare ad investire in ricerca e innovazione e per fare questo bisogna riaprire i rubinetti del credito bancario. Sono convinto – conclude Patriciello, ricandidato al Parlamento di Strasburgo con Forza Italia – che attraverso riforme strutturali profonde il nostro Paese possa tornare ad essere un modello economico per l’intera Europa, riacquistando quella leadership industriale che lo ha portato ad essere una tra le principali potenze economiche mondiali”.