È ‘coerenza’ la parola più spesso ripetuta nella conferenza stampa che Aniello Di Nardo tiene insieme a Cristiano Di Pietro, Carmelo Parpiglia e ad alcuni candidati della lista Idv per le comunali di Campobasso.

Una lunga carriera politica, la sua. Che lo ha visto parlamentare e anche sottosegretario all’Agricoltura e poi all’Interno. Quando Antonio Di Pietro era ministro dei Lavori pubblici, Di Nardo era componente del suo ufficio di gabinetto. Oggi è coordinatore dell’Italia dei Valori in Campania e in corsa per le europee nella circoscrizione meridionale. “A differenza di tanti traditori lui è ancora qui. Dirige il partito e raccoglie le firme insieme ai militanti, perché così interpreta la passione per la politica, da vero militante” sottolinea Cristiano Di Pietro, responsabile molisano del partito. Ricorda, Di Pietro jr, che Di Nardo da consigliere politico alle Infrastrutture quando Antonio Di Pietro era titolare del dicastero, “ha seguito la costruzione e il finanziamento di molte opere per il Molise”. Caserme e presidi di polizia da realizzare o da non far sopprimere, aggiunge poi lo stesso Di Nardo. “È coerente e concreto, per questo noi lo sosteniamo nella corsa per Strasburgo” spiega ancora Cristiano Di Pietro.

Di Nardo chiarisce subito che l’obiettivo principale è “far capire agli italiani che l’Idv c’è, esiste ed è in campo”.

I fondi europei e il ruolo dell’Italia e del Mediterraneo all’interno dell’Unione: questi i temi principali legati alla campagna per Strasburgo che l’ex sottosegretario illustra alla stampa: “Le risorse comunitarie ci servono soprattutto per creare lavoro. Su questo fronte stiamo anche raccogliendo le firme per abrogare la legge Fornero. Troppe risorse comunitarie però ancora tornano indietro. Pensate che da 30 anni non riusciamo a finire la Salerno-Reggio Calabria, quei soldi sarebbero fondamentali. Come lo sarebbero per realizzare un sistema infrastrutturale e dei trasporti moderno. Se non si riescono a spendere significa che c’è qualcosa che non va anche nelle regole. E che dunque vanno cambiate”.

Riguardo ai migranti, sostiene che “abbiamo indubbiamente il dovere di accogliere chi fugge dalla guerra e dalle tirannie. In Italia, però, molti di loro transitano solo, vogliono andare in Nord Europa. È evidente che questo è un problema dell’Europa. Lì, poi, dobbiamo difendere l’Italia e i suoi interessi”.

Altra proposta concreta, però sullo scenario nazionale, è quella di utilizzare i soldi confiscate alle mafie per dare 100 euro al mese, per sei mesi, ai giovani titolari di Partita Iva che non superano i 26mila euro annui di fatturato. “Basterebbero 2 miliardi e mezzo di euro rimarca Di Nardo –, ne abbiamo 80 in cassa, fermi”. L’Idv dunque vuole fare la sua parte. “Se avessimo avuto i voti di Grillo alla Camera e al Senato avremmo fatto qualcosa di diverso poi in Parlamento – conclude-. Quello è stato un voto inutile”.

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