Con il dispositivo di sentenza depositato in cancelleria nelle scorse ore il Tar Molise ha chiuso la controversia fra Cosmo Tedeschi, ex capogruppo dell’Idv a Palazzo Moffa, ricandidato ma non rieletto alle regionali, e Cristiano Di Pietro, attuale coordinatore molisano del partito, a cui è andato l’unico seggio conquistato dall’Italia dei Valori sul proporzionale nel 2013. Per i giudici amministrativi il ricorso dell’imprenditore isernino è inammissibile.

Tedeschi, nell’istanza presentata anche da altri cittadini elettori, chiedeva l’annullamento dei verbali di proclamazione degli eletti dell’Ufficio centrale regionale e di quelli provinciali di Campobasso e Isernia “nella parte in cui non contemplano tra gli eletti il candidato Cosmo Tedeschi in luogo di Cristiano Di Pietro oltreché nella parte in cui prevedono l’assegnazione di 16 seggi sul sistema proporzionale e 5 sul maggioritario”. Mirava all’annullamento, Tedeschi, e anche alla correzione del risultato.

Sul punto, prima del Tar si è pronunciato il Capo dello Stato a cui pure Tedeschi si era rivolto. Il Colle ha respinto il ricorso perché inammissibile. Nel frattempo il giudizio del Tar era rimasto sospeso. Riattivato subito dopo la decisione di Napolitano, è stato definito in tempi rapidi. Il 22 maggio l’udienza pubblica. Il verdetto poche ore dopo, in linea con quello del Quirinale.

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