Abruzzo e Molise ‘riuniti’. Ma da una circostanza singolare e quasi incredibile: lo scrutinio delle comunali bloccato da ore su una sola sezione. Accade in Abruzzo, a Teramo, dove alla fine si va al ballottaggio, e in Molise, nel capoluogo di regione, dove invece ancora in tarda serata c’è un grande punto interrogativo. A 48 ore dalla chiusura delle urne, domenica sera alle 23, Campobasso è senza un risultato per il rinnovo della carica di sindaco. Verdetto, alle 20 di martedì, ancora bloccato con conseguente incertezza sul ballottaggio o meno tra il candidato del centrosinistra, Antonio Battista, al 50,03% e il candidato del Movimento 5 Stelle, Roberto Gravina, con il 20,34%. Tutto per la sezione 28 che non ha ultimato lo spoglio delle schede rinunciando dunque a chiudere le operazioni. Lo scrutinio, da quel momento in poi, è passato all’apposita commissione di verifica presieduta dal giudice Margherita Cardona Albini. Il lavoro viene svolto a porte chiuse. I voti di scarto dai quali dipenderà il verdetto (vittoria al primo turno per Battista, oppure ballottaggio tra due settimane con Gravina) sono pochissimi e dunque il procedimento è lungo e meticoloso, con un’attenzione scheda per scheda. All’interno dell’Aula consiliare dove si svolge il controllo, oltre ai membri della commissione, sono presenti i rappresentanti di lista. In municipio, inoltre, a monitorare, anche gli avvocati del centrosinistra, Salvatore Di Pardo e Andrea Latessa. Qualsiasi dovesse essere il verdetto finale, alta è la probabilità di ricorsi elettorali in quanto tutto si deciderà per una manciata di voti.