È Antonio Battista il nuovo sindaco di Campobasso. Il candidato del centrosinistra evita il ballottaggio per due soli voti, che gli consentono di stare sopra il 50%. Appena sopra, quel tanto che basta. Un’intera giornata di apnea, tensione, alti e bassi. A notte fonda la coalizione guidata dal capogruppo uscente del Pd a Palazzo San Giorgio riprende a respirare.
Un’attesa al cardiopalma e uno scrutinio che diventa caso nazionale. La commissione di verifica elettorale presieduta dal magistrato Margherita Cardona Albini riconta i voti espressi nella sezione 28. I risultati delle elezioni comunali, nel capoluogo del Molise, arriva quasi due giorni dopo il voto.
In Municipio, in serata, si sono riversati candidati, responsabili di partito, simpatizzanti e rappresentanti di lista. In pratica una folla mista, piddini e grillini soprattutto. A presidiare il corridoio davanti all’Aula consiliare, in cui è stato in seduto l’organismo di verifica, anche i legali dello studio Di Pardo – Salvatore Di Pardo, Andrea Latessa e Nicola Scapillati – chiamati dal centrosinistra per un supporto legale alla task force. Intorno all’ora di pranzo, quando si diffonde la sensazione che sarà ballottaggio, Di Pardo è arrivato nella sede di Battista. Con lui anche il segretario regionale del Pd Micaela Fanelli per decidere il da farsi.
A notte fonda la commissione che ha dovuto ripetere lo scrutinio della sezione 28, dopo che all’alba il presidente si è arreso per le infinite contestazioni dei rappresentanti di lista, ha ufficializzato finalmente il responso. Ma i 5 Stelle non ci stanno. Hanno già annunciato che chiederanno un ulteriore riconteggio. Decine e decine le schede contestate, infatti. Sulle quali i grillini puntano per provare a spuntare, in extremis, il secondo turno.
Mi dispiace che la mia città conquisti le prime pagine nazionali per cose negative. Mi dispiace ancor più constatare che come scrutatori o presidenti di seggio ci siano sempre le solite persone, e la storiella secondo la quale bisogna iscriversi nelle liste elettorali per essere estratti è appunto una storiella. Che occorrano le raccomandazioni anche per queste piccolezze è davvero il colmo, mi auguro che spiri un vento nuovo che spazzi via questa logica feudale dal nostro Paese!!
Il problema è che gli accertamenti sono scaturiti dalla scarsa competenza di scrutatori e presidenti di seggio, e questo è un dato di fatto. Non si confonda il controllo con il caos derivante da gente non all’altezza. Che poi certe cose debbano accadere puntualmente al Sud, è veramente frustrante. Ma veramente!
Che in Italia lo spoglio sia corretto è giusto che sia accertato.
Le contestazioni non nascono dal nulla. O vogliamo fare elezioni alla egiziana?