“Quer pasticciaccio brutto de… le elezioni del 25 maggio”. Prendono spunto dal celebre romanzo di Carlo Emilio Gadda i grillini per commentare pubblicamente la tornata elettore per le Comunali di Campobasso.
Che – scrivono dall’M5S – “sono state, come troppo spesso accade, oggetto di errori veri o presunti, di grossolane irregolarità e di macroscopiche sviste ed imprecisioni. La consultazione popolare, in quanto strumento principe che ogni democrazia adotta per eleggere i propri rappresentanti nelle Istituzioni, dovrebbe essere un processo assolutamente trasparente, cristallino e regolare. E così non è stato”.
Nella loro analisi con una cronistoria i grillini entrano nel merito dell’evoluzione degli avvenimenti. Dal 25 maggio quando in una delle sezioni viene denunciata la presenza di matite irregolari (non copiative) di cui è nformata la Digos il cui intervento consente che le operazioni di voto riprendano con le matite inviate dal Ministero (senza che dei 140 voti già espressi si sappia se ci sia stata alterazione), passano poi al giorno dello spoglio, il 26, con una sezione (la 28) che rinuncia nelle operazione ed altre che finiscono alle 5 del mattino, a fronte di comunicazioni di chiusura alle 20.30, arrivando sino al 29 quando arriva al proclamazione di Battista.
Un controllo formale da parte della commissione elettorale che, in una sezione, dalle 167 preferenze anticipate porta sino a 117, con mutamenti anche in altre sezioni.
“Il pasticciaccio – scrivono i grillini – andrà chiarito e sarà compito dei magistrati, così come andrà chiarito se qualcuno ha commesso qualche errore penalmente rilevante. In ciascuna delle tre competizioni elettorali cui ha partecipato il MoVimento 5 Stelle in Molise lo spettacolo è sempre lo stesso. Errori e leggerezze di ogni tipo che trasformano le operazioni di scrutinio in una barzelletta che già una volta è costata l’annullamento delle elezioni. Noi vogliamo soltanto che emerga la verità perché è quello che ci chiedono i nostri elettori”.
“Il progetto del MoVimento 5 Stelle ha come cardine il tema della legalità, che va tutelata senza mai arretrare di un centimetro. Il nostro obiettivo è uno solo, ridare credibilità ed autorevolezza al momento del voto – si legge ancora nel comunicato – e non possiamo, come cittadini, accettare che le nomine di presidenti di seggio e scrutatori vengano fatte seguendo procedure confuse e bontempone, ma dobbiamo pretendere che queste seguano modalità chiare e precise che assicurino professionalità e soprattutto responsabilità precise da parte di chi in quel momento rappresenta un funzionario dello Stato. Questi ragionamenti saranno fin da subito oggetto di azioni che intraprenderemo anche a livello nazionale con l’aiuto dei parlamentari”.
Poi arrivano gli auguri a Battista ribadendo, però “che forse si sarebbe dovuto attendere l’otto giugno, giorno in cui il ballottaggio avrebbe giustamente dato il nome del vincitore senza pasticci e senza ombre”.