È nella bufera. E ora anche sul Bollettino ufficiale della Regione Molise. Il testo dei Programmi operativi della sanità molisana è ‘legge’. Dissenso arriva da più parti, dai comitati e dalle forze politiche. E pure il partito del presidente-commissario Frattura, il Pd, fa quadrato e cerca di modificarlo senza arrivare allo scontro. Almeno ci prova.

Ieri mattina il capogruppo a Palazzo Moffa, Francesco Totaro, ha riunito i colleghi. All’incontro gli assessori Massimiliano Scarabeo e Michele Petraroia, il consigliere Domenico Di Nunzio. Fatto il punto e decisa insieme la strategia, i democratici di via IV Novembre hanno sintetizzato in una nota le prossime mosse: “Prendiamo atto che in tutta la Regione il Piano Operativo Sanitario sta generando parecchia disapprovazione in quanto porterebbe ad un drastico ridimensionamento degli ospedali periferici di Larino, Agnone e Venafro e genererebbe un forte sbilanciamento a favore delle strutture private a danno di quelle pubbliche. In virtù di tali ragioni e considerata la forte mobilitazione che si sta venendo a creare in tutta le regione da parte di comitati, amministratori e cittadini, chiederemo ad horas un incontro urgente al segretario regionale del Partito Democratico, Micaela Fanelli, per discutere di tale importantissimo argomento e pianificare le necessarie azioni da intraprendere”.

 

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