Il presidente regionale del movimento ‘Guerriero Sannita’ Giovanni Muccio sollecita il centrodestra a ‘ridestarsi’ per dar vita al proprio compito di opposizione e lo fa con una nota in cui, partendo dai successi del centrosinistra, ritorna anche sull’ultima tornata elettorale.
“La filiera istituzionale del Centrosinistra nel Molise è completata. Credo che ciò non si sia mai verificato, e neppure nei momenti più floridi della Democrazia Cristiana”, scrive Muccio.
Che aggiunge che “mai avrebbe pensato e scommesso un euro di vedere sindaci ed amministratori che fanno riferimento al centrosinistra, conquistassero le città principali (Isernia, Campobasso e Termoli), i centri intermedi (Venafro, Larino, Riccia, Trivento, Frosolone, San Martino…) e la stragrande maggioranza di quelli minori (Ferrazzano, Sant’Elia, Gambatesa, Fossalto, Gildone…). Il Movimento regionale del Guerriero Sannita, per questo, dovrebbe nel suo piccolo esultare, gioire, andare in visibilio, fare festa. Nulla di tutto questo, e ciò per un semplice motivo: non vede nel Molise una vera opposizione di Centrodestra, un’opposizione disgregata, disarticolata ed anche dispersa”.
“Il Guerriero Sannita non ha mai amato una politica senza opposizione e senza confronto, perché ciò può rappresentare una ‘dittatura’ di una sola parte politica: – argomenta – prendiamo l’esempio di Riccia dove il sindaco Micaela Fanelli, segretario regionale del Partito Democratico, per la seconda volta eletta si è dovuta preoccupare lei che ci fosse una seconda lista in competizione, poiché il centrodestra, sempre forte in quell’aria del Fortore, non è riuscito a presentare una propria lista da contrapporre al centrosinistra. A parere del Guerriero Sannita, l’opposizione e il confronto rappresentano, per una società democratica e civile, il sale della democrazia. Senza opposizione non c’è l’alternanza e, quindi ,viene meno anche il concetto di democrazia”.
Di qui l’auspicio del Guerriero Sannita: “Per il bene del popolo molisano il Centrodestra si riorganizzi, programmi, progetti e pianifichi una vera opposizione. Le risorse e le intelligenze giovanili ci sono, ciò serva da stimolo, pungolo e impulso, a noi del centrosinistra, a che non si lasci l’opposizione e il confronto solo al proprio interno”.
Con l’ulteriore riflessione: “Tutti possiamo notare come, in massa, uomini e donne, che fino a ieri erano con il centrodestra, sono passati con armi e bagagli alla corte del centrosinistra; molti senza un minimo di dignità personale, probabilmente credendo che ‘da questa parte’ ci sia l’Eldorado, ‘la zuppa’, e per qualcuno, forse, è stato così. A volte vengo preso da pensieri che vanno controcorrente: fare il salto della ‘quaglia’ al contrario, in solitaria andare nelle retrovie del centrodestra per diventare il Guerriero dell’opposizione, contro il centro-sinistra-destra, contribuendo alla creazione di un sano dibattito politico, di una vera opposizione e di una costruttiva democrazia. In fondo i Guerrieri sono abituati a combattere al fianco dei deboli”.