Polemiche sulla proposta di legge che istituisce l’Eres, ente unico per l’edilizia sociale destinato a sostituire gli attuali Iacp. I grillini di Palazzo Moffa denunciano: c’è smania di nomine. Al ddl in particolare ha lavorato l’assessore Nagni, ma poi – giunto alla soglia della discussione in Aula, è stato rinviato alla Commissione. E sono spuntati emendamenti della maggioranza che mirano ad allargare la governance.

“Questa proposta di legge ci è sembrata buona, anche se migliorabile in alcuni aspetti, perché avevamo notato un drastico ridimensionamento in termini numerici dei nominati dalla politica. Un solo amministratore e un revisore dei conti a gestire l’ente” spiegano i consiglieri grillini. “La iniziale condivisione unanime della proposta, che ha portato velocemente l’atto in Consiglio, si è interrotta quando si è palesato che qualcosa a qualcuno andava stretto. Questo è stato confermato dall’intervento dell’assessore Nagni, il quale, appurato il rinvio in commissione, ha chiesto che non ci fossero modifiche o stravolgimenti del testo normativo. Ciò ci ha insinuato un dubbio – raccontano dal MoVimento – in ordine alla paventata coesione della intera maggioranza sulla proposta di legge. Il dubbio è diventato certezza nel momento in cui abbiamo letto gli emendamenti a firma Niro, Totaro e Di Nunzio, dai quali si evince chiaramente l‘intenzione di non abbandonare il vecchio schema di nomine. Infatti l’amministratore unico viene sostituito da un consiglio di amministrazione composto da 3 membri eletti dal Consiglio regionale più il presidente nominato con decreto del governatore. Ancora una volta si ripresenta in tutto il suo splendore la smania della nomina, che molto spesso ricade su persone da ‘accontentare’, in passato esisteva il tanto odiato e criticato ‘sistema Iorio’ adesso invece si è palesato un altro sistema che non abbiamo paura a definire Frattura-Niro-Patriciello”.

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