“Più partecipazione e coinvolgimento della base e dei territori molisani; più discussione e dialogo coi nostri circoli e con la società civile. Per trovare soluzioni ai singoli problemi. L’avevamo detto e lo facciamo. Oggi il nuovo Partito Democratico entra nella piattaforma di Fabrizio Barca, che ci ha già detto sì: significa che il Pd molisano farà parte di una rete nazionale di discussione e azione”.
Micaela Fanelli, segretario regionale del Pd, annuncia l’adesione del partito alla piattaforma ‘Luoghi idea(li)’ promossa da Fabrizio Barca con la collaborazione di volontari del Pd e della società civile.
Si tratta di un serbatoio di cultura politica e controllo dell’azione pubblica; un progetto rivolto ai circoli del Partito Democratico che intendano sviluppare un tema locale ma di interesse nazionale. L’adesione è stata decisa nel corso della segreteria del partito e comunicata nell’Assemblea di Campobasso.
“Si tratta di un progetto-pilota di gestione del Pd – spiega ancora la stessa Fanelli – che parte dalla nostra convinzione che il rinnovamento del modo di governare e di fare politica può e deve nascere dai territori e dai circoli del partito. Sono laboratori politici con nuove forme di democrazia partecipata. E’ un’importante novità per noi, che ci permette anche di proiettare il Molise fuori dai confini regionali per trovare respiro e soluzioni in un circuito nazionale. La base e i circoli ci chiedevano questo: partecipazione. Siamo già sulla strada giusta. Le nostre riunioni in segreteria e Assemblea Pd sono molto partecipate, vive, democratiche: discutiamo di temi, di soluzioni”.
II prossimo tema che verrà discusso e approfondito è il lavoro. “Il Pd sta preparando proposte di legge che la Regione potrà fare proprie. Abbiamo chiesto all’assessore Michele Petraroia di illustrare e confrontarsi sulle misure di garanzia giovani e quelle per il lavoro, in una segreteria Pd da programmare a breve, ed è stato ben lieto di aderire all’invito. Valuteremo se discuterne anche in assemblea al fine di evidenziare come le politiche attive per il lavoro si stiano mettendo in cantiere accanto a quelle passive, purtroppo richieste in moto preponderante in questo momento di crisi”.