Il provvedimento firmato il 1 agosto dai ministri Poletti e Padoan costituisce un ponte verso la nuova regolamentazione degli ammortizzatori sociali in Italia. Prevede, infatti, che la cassa integrazione in deroga possa essere concessa per 11 mesi nel 2014 e per cinque nel 2015.

Il decreto introduce un cambio di prospettiva che sarà poi sancito dal Jobs Act, una delle priorità dell’agenda d’autunno per il governo Renzi. Prima di Ferragosto il punto in assessorato regionale al Lavoro in via Toscana ieri mattina. Il titolare della delega Michele Petraroia ha riunito la cabina di regia della commissione Tripartita. L’obiettivo, definire i caratteri essenziali di una circolare da diramare, come avvenuto in altre Regioni in questi giorni, perché il decreto Poletti-Padoan sia già preso a riferimento. Oltre 3.300 le persone che in Molise nel 2013 hanno avuto diritto agli ammortizzatori in deroga.  Il primo riparto nazionale delle risorse a disposizione ha assegnato al Molise 2,7 milioni per il 2014. Cifre imponenti, a fronte di lavoratori che – usciti dal mondo produttivo o in stand-by – vengono sostanzialmente lasciati ai margini. Così, un diritto diventa assistenza.

Potrebbero invece essere reimpiegati, mentre percepiscono l’indennità, in servizi che gli enti locali non riescono a curare perché non hanno le risorse necessarie, ha sottolineato Petraroia durante l’incontro. È per questa filosofia di fondo che l’assessore ha dato il suo ok al contratto di ricollocazione che il ministro Poletti ha intenzione di introdurre nel sistema giuslavoristico italiano. Cassa in deroga e mobilità – nell’orizzonte del governo Renzi – cederanno il passo a questo nuovo sistema di tutela del reddito. Nel mezzo un periodo cuscinetto che le Regioni sono chiamate a gestire. Come farlo al meglio? A questa domanda risponderà a settembre la commissione che riunisce a Roma gli assessori al Welfare.

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