Pinuccio Biscardi è un avvocato con il pallino della politica. Pallino e questione di dna. Figlio del senatore socialista Luigi, le sue convinzioni sono radicate a sinistra.
Non si distrae nemmeno a Ferragosto. E avverte su un pericolo che si annida nel ddl Boschi sul taglio agli stipendi della casta. Ai ‘regionali’ la paga del sindaco di Campobasso, questa la sintesi del giro di vite in arrivo. Ma se la riduzione si risolvesse in farsa perché applicabile solo all’indennità di carica e lasciasse inalterato il lauto compenso noto come per l’esercizio del mandato? Visti i precedenti, certo questa versione irrealistica non è.
“Andrà esaminato il testo definitivo. Ma se, come sembra, le anticipazioni sono esatte, quella dell’allineamento delle indennità dei consiglieri regionali al compenso del sindaco del capoluogo rischia di divenire un’altra barzelletta” riflette Pinuccio Biscardi in un post che ha pubblicato anche sulla bacheca del governatore Frattura, di cui cita le ‘spiegazioni’ sulla legge 10/2013 che ha introdotto le nuove indennità e il famigerato (e ora per fortuna archiviato) bonus da 2.251 euro noto come ‘articolo 7’.
“L’allineamento – sostiene Biscardi – concerne solo l’indennità di carica, con esclusione delle altre voci, compreso il rimborso esentasse che in Molise è fissato all’ingiustificabile cifra di 4.500 euro, con tanti saluti a chi paga su ogni centesimo del suo imponibile (lo ha scritto pure Cottarelli, ma non si sa la fine delle sue proposte). In pratica, la riduzione dell’emolumento potrebbe essere, al più, di circa 600 euro. Una cosa indecorosa, meglio lasciare le cose come stanno che far credere che si sono tagliati i costi della politica. Renzi ha avuto un consenso personale gigantesco, a lui l’onore di governare sperando faccia bene. Ma la propensione talora affiorante a ritenere possibile la presa in giro impunita degli elettori non è il tratto più edificante della sua vulcanica personalità”.