Alcuni tweet sul suo profilo ufficiale: il primo (Secondo Di Pietro lo #SbloccaItalia è illegittimo. Consiglio: torniamo tutti a scuola di Diritto Costituzionale), il secondo (Dal #Molise Di Pietro attacca Matteo Renzi, dove sono i renziani della prima ora a difendere il nostro premier?), il terzo (Ora lo #SbloccaItalia è in Gazzetta ufficiale, sono finiti gli argomenti di Antonio Di Pietro contro il premier Matteo Renzi? @Idvstaff).

Così Laura Venitelli, onorevole molisana del Pd, ha voluto rispondere alle dichiarazioni rilasciate dal fondatore dell’Idv nella conferenza stampa di giovedì scorso. Non solo tweet con interessamento anche dei vertici del partito, in silenzio dopo le parole dell’ex pm.

“Tutti siamo convinti – afferma Venitelli – della necessità di fare uno scatto ulteriore per far uscire il Paese dalle secche su cui si sta arenando da troppo tempo, ma c’è bisogno di una presa di coscienza generale, perché se l’Italia è in crisi, non socio-economica, ma strutturale, è anche responsabilità delle varie classi dirigenti che si sono alternate negli ultimi decenni e quando dico classe dirigente non mi riferisco soltanto alla politica e alle rappresentanze elette in Parlamento e negli enti territoriali, ma anche di settori come imprese, professionisti e perché no, gli intoccabili magistrati, che da sempre fanno ostruzionismo sulla riforma della giustizia, come Di Pietro sa bene. Siamo altrettanto convinti che l’assenza dell’Italia dei Valori in Camera e Senato possa impedire una corretta cognizione dei fatti, tuttavia lo invitiamo ad agire laddove è presente, come nella giunta regionale e in maggioranza per far compiere un balzo anche all’azione amministrativa e politica del governo Frattura, i cui recenti sondaggi di Datamedia collocano all’ultimo posto nella classifica di gradimento delle regioni”.

Il Pd saprà sostenere l’imprescindibile nuovo corso, così come esortiamo l’Idv a fare. Se si è di centrosinistra lo si è sempre, non a convenienza o per appartenenza alle cordate più o meno vincenti, si abbandoni il campanilismo partitico, solo così riguadagneremo anche stima e credibilità nei confronti di un’opinione pubblica sempre più disillusa e disorientata”.

Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.