Un avvio di intese in un periodo in cui al centro dell’attenzione c’è la vicenda macroregione, oggetto tra l’altro anche di un televoto proposto da Primo Piano Molise e Teleregione.
Il governatore della regione Abruzzo Luciano D’Alfonso ha convocato il governatore del Molise Di Laura Frattura per iniziare a dar vita ad un percorso di amministrazione attiva congiunta. La riunione al momento è stata fissata a Pescara presso la sede della Giunta d’Abruzzo.
“Facendo seguito ai numerosi colloqui intercorsi – si legge in una lettera indirizzata, oltre che a Frattura, anche al presidente del consiglio Niro – ti scrivo per proceduralizzare l’insediamento di un organo comune previsto dal nuovo articolo 117, comma 8, datato tredici anni fa, del novellato Titolo V della Carta costituzionale, che, come è noto, nel dettaglio riporta quanto segue: ‘La legge regionale ratifica le intese della Regione con altre Regioni per il migliore esercizio delle proprie funzioni, anche con individuazione di organi comuni’. Vorrei prevedere la costituzione di questo organo, come richiamato dalla normativa sopra riportata, per promuovere politiche riguardanti attività di interesse comune fra i nostri territori, che devono necessariamente ragionare in termini di macro-area per essere competitivi e vincere le sfide future, che potrebbero essere perse proprio a causa della dispersione e frammentazione dei poteri, connaturate al pluralismo istituzionale che informa il nostro ordinamento giuridico. In particolare, è fondamentale che questa cooperazione rafforzata proceda alla programmazione e realizzazione infrastrutturale nel settore dei porti, per l’economia del mare, nel settore delle autostrade e strade, per la mobilità su gomma e nel settore ferroviario, per lo spostamento su ferro, dotando anche Abruzzo e Molise dell’alta capacità ferroviaria per poter procedere in seguito a raggiungere insieme l’alta velocità, dialogando e convincendo le sedi decisionali di Bruxelles per i corridoi transnazionali. Va da sé che dobbiamo anche occuparci della salvaguardia del “mare blu”, secondo il dettato dell’Euroregione Adriatica, poiché il mare Adriatico, il più grande parco di cui disponiamo, è settimanalmente a rischio di nuove iniziative speculative che portano con sé solo la cancellazione delle nostre bellezze. Dobbiamo farci sentire anche con i colleghi delle altre Regioni, in particolare le Marche e le partecipi della Macroregione Adriatica, per evitare che ciò che viene battagliato nei nostri spazi, trovi sito nelle nostre immediate vicinanze solo perché ricadente in altre circoscrizioni giuridico-territoriali o marittime. Anche per questa conclusiva ragione, ti prego di dare priorità nella tua agenda a questo nostro appuntamento, del quale abbiamo parlato tante volte”.