Lavori sospesi per altri cinque giorni, il tempo necessario al governatore Paolo Di Laura Frattura per verificare la possibilità di una “sospensione cautelare incidentale a un atto superiore”.
È questo l’esito del tavolo tecnico sulla questione delle centrali a biomasse che si è tenuto in prefettura a Campobasso. Il presidente della Regione ha annunciato che verificherà questa ipotesi e la Civitas, la società che vuole realizzare la centrale di Campochiaro, ha quindi accordato la sospensione dei lavori per cinque giorni. Resta da capire ora se la strada indicata può essere attuata: la sospensione cautelare va infatti agganciata, subordinata a un procedimento amministrativo di secondo grado (un procedimento cioè che ha per oggetto un altro atto, sottoposto ad una successiva verifica per saggiarne la validità o la sua opportunità), altrimenti potrebbe essere considerato un atto arbitrario. A questo punto potrebbe rivelarsi determinante il pronunciamento del Tar sulla questione atteso per la fine di questo mese.
Alla magistratura amministrativa si sono rivolti i sindaci dell’area del Matese che, insieme a cittadini e associazioni, si oppongono all’atterraggio in zona di due impianti di produzione energetica da biomasse: la centrale della Civitas, da 0,999 MWe, e quella della Di Zio Costruzioni Meccaniche Spa che a regime punta a raggiungere oltre 30 MWe.