Il dirigente del servizio Energia della Regione Molise ha dato avvio alle procedure di annullamento delle autorizzazioni per le due centrali a biomasse nel Matese. Sarebbero emersi profili ed aspetti da approfondire, una serie di illegittimità e carenze da accertare.

Coinvolti dalla richiesta, che concretamente potrebbe sostanziarsi in una revisione dei pareri già forniti, tutti i 14 enti che compongono la Conferenza dei servizi. Tali organismi, tra cui l’Arpa Molise, la Provincia di Campobasso e le amministrazioni comunali interessate, su invito del dirigente Angela Aufiero, hanno un mese di tempo per fornire un altro eventuale parere differente a quello già espresso e che ha contribuito al rilascio delle autorizzazioni.

Diversamente dalla revoca, decisa la settimana scorsa dalla giunta regionale, l’annullamento dei permessi non darebbe diritto alle società delle due centrali all’eventuale indennizzo. Elemento, questo, messo in evidenza dai consiglieri regionali M5S qualche giorno fa in una conferenza stampa e anche dai legali di Comuni, associazioni e cittadini che si sono rivolti al Tar per ottenere, appunto, l’annullamento delle autorizzazioni rilasciate a giugno alle aziende Civitas e Di Zio. Prima di essere revocate dall’esecutivo di via Genova, le autorizzazioni erano state sospese dalla dirigente Aufiero proprio con la prospettiva di un eventuale annullamento che avrebbe dovuto essere avviato entro lo scorso 5 novembre. Ma – spiegano dalla Regione secondo quanto riportato dall’agenzia Ansa – “problemi tecnici hanno rallentato l’iter portando quindi la giunta regionale alla decisione di revocare le autorizzazioni rilasciate a giugno scorso”.

 

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