‘Il Psi si fa in 4’. Questo lo slogan scelto dai socialisti per promuovere una serie di iniziative – che nei prossimi giorni verranno portate all’attenzione del Parlamento per essere trasformate in legge – per andare incontro alle esigenze delle famiglie, in uno dei momenti storici più delicati del Belpaese.

Il Psi si fa in 4 per la riduzione della spesa delle famiglie, per introdurre l’impignorabilità dell’abitazione di residenza, per il controllo di legittimità sulle attività esattoriali e, infine, per facilitare il recupero della credibilità creditizia individuale di chi per qualunque motivo è incappato in disavventure finanziarie.

A illustrarle, oggi pomeriggio a Campobasso nella sede di via Cavour, il segretario regionale Abruzzo, Massimo Carugno: “Bisogna tutelare gli indifesi e dare a tutti le stesse opportunità – ha spiegato il componente della segreteria nazionale e responsabile delle politiche regionali -, dobbiamo aiutare gli italiani a difendersi da quei problemi di cui discutono a tavola mentre mangiano”.

Carugno ha rivendicato con orgoglio le ultime battaglie socialiste, portate avanti da una rappresentanza parlamentare, composta da nove rappresentanti, operativa e agguerrita. “L’omicidio stradale, un codice per gli appalti per evitare il lievitamento dei costi che andrebbe inoltre a stroncare la corruzione e la responsabilità civile dei magistrati perché – ha argomentato – quando ci sono errori pacchiani è giusto che si paghino i danni creati alla collettività”.

Il segretario regionale Marcello Miniscalco ha sottolineato come “il Psi ha l’obbligo di guardare a chi è rimasto indietro”, portando poi la discussione anche sui temi regionali e sul giudizio che il partito dà al governo Frattura. “Siamo disponibili a collaborare come abbiamo sempre fatto – ha aggiunto -, attendiamo la convocazione di un tavolo di maggioranza perché siamo disponibilità a prenderci un pezzo di responsabilità per risolvere i problemi dei molisani. Un giudizio? Si sta facendo bene, ma si deve fare ancora di più”.

Filippo Poleggi ha annunciato “la possibilità di ricorrere a leggi di iniziativa popolare”, mentre Francesco Bonomolo ha rimarcato la necessità, in un momento di grave crisi economica, di “andare incontro alle famiglie monoreddito e a quelle che non hanno un reddito garantito”.

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