Come annunciato, stamattina Giorgio Napolitano si è dimesso da Presidente della Repubblica. Il suo è stato il mandato dei record. Mai nessuno, infatti, è stato rieletto per un secondo mandato; mai nessuno è rimasto sul Colle per nove anni. La lettera di dimissioni è stata consegnata dal segretario generale del Quirinale Donato Marra ai presidenti delle Camere. Il presidente del Senato Piero Grasso assume così le funzioni di presidente della Repubblica supplente: avrà pieni poteri, anche quello di sciogliere le Camere, fino all’elezione del nuovo capo dello Stato.
LA CURIOSITÀ. L’unica regionale italiana non visitata da Giorgio Napolitano durante i suoi nove anni al Colle è stata il Molise. Più volte, soprattutto negli ultimi anni, si era parlato di un possibile viaggio del Capo dello Stato a Campobasso, ma quanto auspicato da diverse istituzioni locali non si è poi mai concretizzato. L’ultimo Presidente della Repubblica ad essere stato in visita in Molise è Carlo Azeglio Ciampi. Si recò in diverse località rimanendo per due giorni in regione, il 25 e il 26 marzo del 2002. In quello stesso anno Ciampi tornò in Molise anche all’inizio di novembre per partecipare ai funerali delle vittime del terremoto di San Giuliano di Puglia.
I ‘GRANDI ELETTORI DEL MOLISE’. Il Consiglio regionale del Molise sceglierà i suoi ‘grandi elettori’, che parteciperanno all’elezione del nuovo Presidente della Repubblica, nella seduta di martedì prossimo, 20 gennaio. Lo riferisce all’Ansa il presidente del Consiglio regionale Vincenzo Niro. L’assemblea di Palazzo Moffa è già convocata per la giornata di domani con altri argomenti all’ordine del giorno, dunque la questione potrebbe essere inserita nell’odg della prossima settimana. Sono tre i nomi che dovrà indicare il Consiglio regionale, due per la maggioranza e uno per l’opposizione. Nel 2013 i consiglieri che parteciparono alla rielezione di Giorgio Napolitano furono Francesco Totaro (Pd) e Salvatore Ciocca (Pdci) per la maggioranza e Angiolina Fusco Perrella per la minoranza di centrodestra.
IL MESSAGGIO DI PAOLO DI LAURA FRATTURA. “La gratitudine, prima di tutto. La gratitudine alla figura centrale della nostra storia repubblicana contemporanea, una figura che dall’alto della sua statura umana e politica ha saputo dare al nostro Paese la solidità che variabili, incongruenze e storture dei singoli e dei tempi più volte hanno messo a rischio. Senza Giorgio Napolitano, e non è retorica, l’Italia non avrebbe retto all’urto di anni, questi che viviamo, spesso confusi e incerti.
A Giorgio Napolitano tutti dobbiamo essere, e tutti lo siamo, grati. Siamo riconoscenti per l’insegnamento che ci ha dato mettendosi a servizio di valori non negoziabili, il nostro Stato nella sua Unità, le nostre Istituzioni democratiche e la nostra Europa. Due anni fa ha raccolto e recuperato la precarietà del momento politico la cui soluzione anche per noi presidenti di Regione era possibile solo con il suo ritorno al Quirinale. Lo ha fatto alla vigilia dei novant’anni ed è, questa, la prova di un coraggio e di una lealtà fuori dal comune. Di vero e profondo amor di Patria.
Anche per rendere il giusto onore all’impegno e alla dedizione del Presidente Napolitano, si fa forte e convinto l’appello affinché il Parlamento individui un nome condiviso, all’altezza di chi lo ha preceduto, per rappresentare la nostra Repubblica nel segno della continuità.
Paolo di Laura Frattura, presidente della Regione Molise
IL MESSAGGIO DI LAURA VENITTELLI. Non possiamo che rendere grazie al Presidente Giorgio Napolitano per il suo impegno e per l’altissimo senso delle istituzioni con cui ha svolto per quasi nove anni il ruolo di Presidente della Repubblica.
Il Presidente Napolitano ha saputo traghettare il Paese attraverso un decennio cruciale, in cui il mondo è cambiato, ancorandolo al rispetto della Costituzione.
Un grande Presidente.
Laura Venittelli, deputato
IL MESSAGGIO DI ROBERTO RUTA. Ringrazio due volte Giorgio Napolitano per i nove anni di servizio alla Presidenza della Repubblica.
Ho votato due volte, da deputato il 10 maggio 2006 e di nuovo il 20 aprile 2013 da senatore, Giorgio Napolitano come Presidente della Repubblica italiana e lo ringrazio per aver svolto con autorevolezza e compiutamente l’alto ruolo istituzionale, unico caso di rielezione della storia repubblicana.
Dal 2008 al 2013 da docente a scuola spiegando la nostra Carta costituzionale e le funzioni, in essa definite, del Presidente della Repubblica, ricevevo molte domande dai ragazzi circa il ruolo svolto da Napolitano nel senso se l’azione svolta dallo stesso fosse in linea con quanto avevo spiegato loro ossia se fosse entro i limiti definiti dalla Carta costituzionale repubblicana.
Non è stato facile argomentare come la sua azione fosse sempre all’interno dei confini del dettato costituzionale ma che di fatto avesse utilizzato, come nessuno prima di lui, i poteri attribuitigli dalla Carta costituzionale stessa.
Lo ringrazio la seconda volta per aver reso necessario un approfondimento inedito con i ragazzi che ai principi della nostra Carta costituzionale e al suo dettato hanno mostrato grande interesse restando perplessi dai titoli dei giornali che definivano il Presidente della Repubblica “Re Giorgio”.
Roberto Ruta, senatore
IL MESSAGGIO DI MICAELA FANELLI. Siamo profondamente grati a Giorgio Napolitano per il suo impegno in questi nove anni, per aver dimostrato un grande senso delle istituzioni. Lo ringraziamo per l’enorme sforzo e aiuto dato al Paese in una fase politico-istituzionale davvero delicata. È riuscito nell’impresa di tenere insieme gli equilibri tra il Parlamento e i Governi sotto la sua Presidenza, contribuendo in maniera forte all’unità e alla concordia in momenti complessi per il Paese. Ci auguriamo che il prossimo Presidente della Repubblica raccoglierà il suo testimone di lealtà, coraggio e spirito di servizio. Micaela Fanelli, segretario Pd Molise