“Un altro clima rispetto a due anni fa”. Quando a Giorgio Napolitano venne chiesto un sacrificio eccezionale perché su nessuna soluzione alternativa si trovava la quadra. Altro clima pure nel Paese. Più sereno, disteso. Così, conferma il capogruppo del Pd a Palazzo Moffa Francesco Totaro, i delegati regionali del Molise saranno a Montecitorio anche per il giuramento di Sergio Mattarella. Ci saranno i due dem, appunto Totaro e Domenico Di Nunzio. Ci sarà anche l’ex governatore Michele Iorio, grande elettore di Forza Italia. Ovviamente ci saranno i parlamentari.

Il Presidente della Repubblica ha invitato pure Silvio Berlusconi alla cerimonia di insediamento, gesto distensivo ed elegante. Decaduto da senatore, il Cav non avrebbe altrimenti partecipato ad un momento che dai più è ritenuto uno snodo importante. Tra gli azzurri, però, c’è ancora maretta. Una tensione avvelenata anche da una lista compilata dalle sentinelle berlusconiane, fedeli alla linea della scheda bianca. Contiene 43 nomi, 28 deputati e 15 senatori che stando alla prova del teorico ‘moviolone’ avrebbero scritto Mattarella (impiegando secondi che per una scheda bianca non sarebbero serviti). “Una lista – scrive l’Espresso che la pubblica nella sua edizione online – sulla cui veridicità è lecito nutrire qualche dubbio. Ma circola già da qualche ora nei palazzi della politica e nelle file di Forza Italia. Vale per la sua compilazione, per dire del clima che si respira tra gli azzurri, più che per la sua attendibilità”. Tra i potenziali ‘traditori’ addirittura Denis Verdini. Ma pure il commissario di Forza Italia in Molise Gianfranco Rotondi che “prova da anni a rifondare la Dc, come poteva evitare il richiamo della foresta rappresentato dall’ex deputato demitiano?” evidenzia L’Espresso.

 

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