Le ultime dichiarazioni del senatore Ulisse Di Giacomo sull’area di crisi (“L’area di crisi è una bufala e il centrosinistra la sbandiera senza che ci siano né i presupposti, né i criteri per ottenerla”) e sulla sanità provocano già diverse risposte.
Dopo la segreteria regionale del Pd con una nota a firma del numero uno dei Dem Fanelli, interviene anche Pietro Maio della segreteria provinciale del Medio Molise.
“Senatore Di Giacomo – si legge in una nota – lei è il Coordinatore Regionale del Nuovo Centro Destra, partito che è al Governo dell’Italia e che esprime, tra gli altri, il Ministro della Sanità Beatrice Lorenzin, di cui si ricorda la sollecitazione trasmessa con il suo Capo Ufficio Legislativo, l’avvocato Maurizio Borgo, al Consiglio Regionale del Molise per abrogare immediatamente la legge sugli interventi in favore dei pazienti sottoposti a trapianto e di chi ha una patologia rara”.
“Lei è di Isernia – aggiunge Maio – città di 20mila abitanti che ha perso mille posti di lavoro solo all’Ittierre negli ultimi anni, con una percentuale nel rapporto popolazione/licenziati che è la più alta d’Italia e che rientra in ogni criterio fissato dalla legge 134/2012 sul riconoscimento dell’area di crisi. In ogni posto del Mondo un Senatore dello stesso partito del Ministro della Sanità si adopererebbe per fermare l’iniziativa di abrogazione di una norma che colpisce i malati ed i trapiantati. In qualsiasi posto del Mondo il coordinatore regionale di un partito, il Nuovo Centrodestra, che è al Governo del paese, agirebbe sul segretario nazionale – il ministro dell’Interno Alfano – per sostenere il riconoscimento dell’area di crisi e far arrivare i finanziamenti sul territorio per aiutare mille lavoratori dell’Ittierre della sua città, che incontra per strada e che potrebbe salutare, sapendo di aver fatto il possibile per aiutarli sia come Senatore di maggioranza che come segretario di un partito di maggioranza. Lei, al contrario, pur di far polemica con la Giunta regionale non muove un dito per difendere i malati e i lavoratori dell’Ittierre. Senatore, ma lei da che parte sta? Pensavamo che il Molise avesse toccato il fondo eleggendo Berlusconi in Parlamento. Purtroppo c’era di peggio”.