“Chi gira l’Italia – aggiunge Muccio – lo fa utilizzando l’autostrada, rispetto ad altri mezzi di locomozione e allora l’autostrada del Molise doveva rappresentare anche un’occasione per promuovere le bellezze del territorio, il patrimonio artistico, culturale, ambientale e gastronomico del Molise, prevedendo lungo la rete autostradale nelle aree di servizio, cartelloni pubblicitari che segnalavano le bellezze del territorio”.
“Un sogno che durava da decenni – l’affondo – con un iter burocratico ormai completato, finito in un giorno autunnale su un marciapiede della città di Campobasso, dove i due big della politica regionale il Senatore Ruta e il Presidente Frattura, con i loro dieci comandamenti e un tratto di penna hanno cancellato la più grande priorità infrastrutturale del Molise, senza cancellare il Consiglio d’amministrazione di Autostrada Molise Spa e con la lusinga delle quattro corsie che non esiste da nessuna parte, tutto ciò nel più totale silenzio dei partiti della coalizione, compresi i dipietristi veri fautori del progetto che si sono subito adeguati al volere del Senatore e del Presidente regionale”.
“Questa importante opera – la sintesi – avrebbe rilanciato il Molise in termini economici, aiutandolo ad uscire per sempre dall’isolamento in cui attualmente il nostro piccolo territorio è relegato ed è convinzione del Guerriero Sannita che la soppressione è stato un grosso errore di valutazione politica e costituisce una vera frattura sociale insanabile”.