Meno studenti, finanziamenti ridotti, sostegno scarso al diritto allo studio. E territori che offrono sempre meno. E se sono ‘periferici’ o si trovano al Sud la ‘vita’ è ancora più dura. E allora l’integrazione con la città che ospita gli atenei per favorire l’inserimento dei futuri laureati nel mondo del lavoro diventa una strada da percorrere obbligatoriamente. Piccolo è bello, recita un noto detto, ma non sempre è così.
“La presenza e il radicamento nei territori da un lato consente all’università di svolgere la sua missione sociale; dall’altro aumenta il tasso di innovatività, dall’altro ancora, argina i fenomeni in corso di inurbazione di spopolamento di marginalizzazione di vaste aree del Paese, al Sud ma anche al Nord”. Testo e musica di Gianmaria Palmieri, il rettore dell’Università del Molise, che è stato relatore a Pavia all’interno del convegno internazionale ‘Università e città. Un’agenda per il nuovo secolo’.
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