L’amministratore delegato è Paolo Verì. L’uomo del presidente Frattura, da lui voluto come ‘esecutivo’ di Finmolise. A capo del Cda della finanziaria Lolita Gallo, dirigente della Regione che si è occupata nel recente passato di bilancio (ora è alla sanità). Completa il quadro il presidente di Anci Molise Pompilio Sciulli. Voci di corridoio dicono sia la casella che per consuetudine istituzionale si riconosce alla minoranza. E le indicazioni portano al centrodestra (non a M5S per capirci). Anche se i beninformati sottolineano come il suo nome non sia ostico per la maggioranza, il sindaco di Pescopennataro non è ‘impattante’ anche per il suo ruolo istituzionale di coordinatore dei Comuni.
Lunedì sera la giunta di Palazzo Vitale ha ricostituito il vertice della Spa. Dimessosi ad agosto Carlo Veneziale, subentrato a Scarabeo in Consiglio regionale e perciò incompatibile con l’incarico di amministratore unico della società partecipata, l’esecutivo ha riorganizzato il quadro di governo della Spa come da indicazioni della Banca d’Italia. Secondo i rilievi di via Nazionale, la finanziaria non può avere una guida monocratica, deve essere collegiale. I componenti del Cda, inoltre, devono possedere requisiti attinenti alla gestione della finanza e del credito.
In via Leopardi in questi mesi ha lavorato un amministratore, ma era una soluzione ponte, fino alla scelta dei nuovi nomi. Fissati i paletti da Bankitalia, la scelta è tema politico. Il dibattito si è aperto da tempo nel Pd. Due le indicazioni note: l’avvocatessa termolese Elvira Sabetta, sostenuta dalla deputata Laura Venittelli, e Mena Iapalucci voluta dal segretario dem Micaela Fanelli. Il rebus non è stato risolto, visti i precari equilibri interni al partito di maggioranza relativa.
Intanto, la giunta ha designato il nuovo Cda. Ne dà notizia il presidente Frattura con una nota che indica solo nomi e ruoli. Alla guida della finanziaria c’è una dirigente regionale, che ha i requisiti, rappresenta una ‘soluzione interna’ e perciò reversibile quando la politica troverà la quadra. Stando alle indiscrezioni, sarebbe questo il senso della decisione. Ad è Paolo Verì, che Frattura aveva già voluto con sé in via Genova come consigliere economico. Commercialista termolese, è stato anche componente della governance di istituti bancari. Il braccio di ferro ‘in rosa’ per la presidenza, dunque, secondo i rumors, continua.