Parte della maggioranza di centrosinistra e il Movimento 5 Stelle. Insieme, consiglieri e assessori dei due schieramenti, hanno costituito a Palazzo Moffa il comitato per il sostegno al ‘Sì’ nel referendum del 17 aprile sulla durata delle concessioni petrolifere già autorizzate entro le 12 miglia marine.

Si tratta di Salvatore Ciocca, del presidente del Consiglio regionale del Molise Vincenzo Cotugno, di Cristiano Di Pietro, l’assessore all’Ambiente Vittorino Facciolla, Antonio Federico, Nico Ioffredi, Nunzia Lattanzio, Patrizia Manzo, Salvatore Micone, Vincenzo Niro, Francesco Totaro e l’assessore allo Sviluppo economico Carlo Veneziale. Si sono autotassati – i soldi raccolti confluiranno in un conto dedicato – per realizzare concretamente la propaganda: materiale informativo da stampare, manifesti da affiggere (gli spazi sono stati richiesti), incontri sul territorio per informare i cittadini.

Manca il centrodestra, manca il governatore Frattura, il resto del Partito democratico. Nessuna meraviglia, dice Ioffredi: “Sappiamo che una parte del Pd si è ritenuta soddisfatta dalle modifiche fatte dal governo e ci sono anche Regioni che si sono ritirate”. Dei sei quesiti originari sulle trivelle ne è rimasto in piedi solo uno. Gli altri sono stati di fatto cancellati dalle modifiche apportate allo Sblocca Italia.

“Questa azione – sottolinea Di Pietro, capogruppo del ‘Molise di tutti’ – esula dai partiti di appartenenza, è un’iniziativa da cittadini prima che da politici, da persone che tengono all’ambiente”. Aggiunge il vertice dell’assemblea legislativa Cotugno che è un passo consequenziale rispetto al fatto che il Consiglio regionale del Molise è uno dei nove che hanno chiesto il referendum. “Sono per il sì – spiega – ma invito principalmente ad andare a votare: il mare è per la pesca e il turismo non per le ricerche petrolifere”.

Anche la presidente della Quarta commissione Nunzia Lattanzio riafferma con questa adesione quanto già detto in Aula quando Palazzo Moffa si è pronunciato chiedendo il referendum. “Da donna e madre”, sottolinea.

“Sarebbe stato triste – evidenzia poi il portavoce dei 5 Stelle Federico – vedere i tabelloni dei manifesti vuoti fino al 17 aprile, aderiamo convinti all’appello dei colleghi”. Ciocca, esponente con Monaco e Ioffredi dell’intergruppo Sinistra consiliare, parla meno da cittadino e più da politico. Critica Renzi che “prima ha snobbato la consultazione e ora predica l’astensione”, come Craxi – ricorda – quando disse: andate al mare. Era la consultazione sulla preferenza unica, “il più inutile dei referendum” lo bollò l’allora presidente del Consiglio. A votare andò il 62,6%.  La battaglia, dunque, è per il quorum. “I miei figli – racconta Ciocca – torneranno dall’università per recarsi alle urne”. In sostanza, chiude Ioffredi, è “necessario dare un segnale al governo in materia di politica energetica”. Puntare cioè sulle rinnovabili e archiviare i fossili.

Il comitato mette a disposizione anche uno staff per la designazione dei rappresentanti di lista. I delegati sono Beatrice Matalone per la provincia di Campobasso (380 5449735) e Giuseppe Iglieri per quella di Isernia (328 8883588). A loro ci si può rivolgere se si fosse interessati. Oltre che alla consigliera M5S Patrizia Manzo.

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