“Quella con Gianroberto è stata una collaborazione leale e un’amicizia vera. Ma Casaleggio, oltre che un amico, per me è anche un rimpianto”.

Lo dice al Fatto Quotidiano l’ex leader dell’Italia dei Valori Antonio Di Pietro che ricorda la collaborazione col cofondatore dei 5 Stelle nei primi anni della sua esperienza politica. “Il rimpianto – sottolinea l’ex magistrato molisano – è quello di aver interrotto la collaborazione professionale con lui. Era iniziata mentre muovevo i primi passi in politica, nello stesso periodo in cui lui cominciava a confrontarsi anche con Grillo. Poi quando l’Idv si è strutturata, diventando un vero e proprio partito, le nostre strade si sono separate. Se mi fossi tenuto Casaleggio, probabilmente non avrei commesso certi errori. La sua intransigenza mi sarebbe servita. Era uno dei motivi per cui lo criticavano, ma è stata soprattutto una delle ragioni del successo dei 5 Stelle: gli ha permesso di controllare in modo capillare chi entrava nel movimento. E di mandare via chi tradiva. Nell’Idv questo controllo sul territorio, ahimè, non c’è mai stato. Noi abbiamo aperto il partito a chi aveva già fatto politica. È mancato il filtro, sono entrati troppi riciclati”.

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