Opere necessarie e attese da anni, da completare altrimenti si rischia il definanziamento. Un acceleratore di spesa, il Patto per il Molise. Queste le caratteristiche dell’intesa che piacciono ad Assindustria. Che nota però anche un’assenza di programmazione organica al fondo del Masterplan per il Sud.

Presidente Natale, qual è il vostro giudizio sull’intesa che il governatore Frattura siglerà con il premier Renzi?

“È un giudizio positivo, senza dubbio. Scorrendo gli interventi, su cui avevamo avuto già qualche incontro con la Regione, si nota che ci sono opere da realizzare, di cui si sottolinea da anni la necessità per il Molise. Strade, interventi contro il dissesto. Nei cinque assi, inoltre, altri settori importanti per lo sviluppo oltre alle infrastrutture. Ora bisogna entrare nel merito e sono curioso di farlo per capire anche come sarà gestito l’iter di attuazione dei singoli lavori”.

Cronoprogramma e sanzioni se non si rispettano i tempi. Se non restano sulla carta, azioni che possono rivelarsi incisive?

“Ecco, questo è un elemento positivo del Patto. Che è un acceleratore della spesa per gli investimenti. Va concretizzato in tempi rapidi, una buona notizia anche per il comparto dell’edilizia che in Molise sta soffrendo in maniera particolare. Dovrebbe rimettersi in moto l’economia di quel settore e in linea più generale. In campo ci sono i progetti, ora però bisogna realizzarli per bene. Il mondo è cambiato. Quindi, un controllo sui tempi e sulle opere. Faccio un esempio: in passato tutti i Comuni hanno fatto richiesta di aree Pip. Quelle aree sono state attrezzate e infrastrutturate, ma oggi sono vuote”.

E quelle interessate dall’area di crisi vanno ristrutturate e migliorate dal punto di vista della logistica, tanto che lo stesso Patto prevede uno stanziamento di 15 milioni per farlo.

“Esatto. Quindi, ribadisco: oggi le cose che si facevano in passato non possiamo farle più. Non si possono sperperare i fondi per gli investimenti o non incanalarli su un binario efficace”.

Cosa non c’è, invece, nel Patto che Assindustria riteneva importante?

“Ci aspettavamo qualcosa in più in termini di risorse aggiuntive. Comprendo il momento e la spending review. Ma si può sempre fare meglio. E poi, più che nel Patto per il Molise direi in tutti quelli elaborati dalle Regioni e quindi al fondo del Masterplan per il Mezzogiorno, non c’è un respiro interregionale negli interventi individuati come strategici. Non c’è integrazione fra i lavori finanziati. Sarebbe opportuna una maggiore condivisione fra le Regioni sulle scelte strategiche, non è più possibile che ognuno guardi solo il suo orticello. Il Sud dovrebbe ragionare come un unico territorio. Serve il coraggio, da parte dei governatori e delle classi dirigenti, di dire: vediamo cosa possiamo fare insieme”.

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