In caso di emergenza che richieda l’intervento e l’assistenza della Chirurgia vascolare i reparti di Pronto soccorso degli ospedali pubblici molisani trasferiranno i pazienti alla Fondazione Giovanni Paolo II o comunque gestiranno i casi in collaborazione col servizio del centro di eccellenza.

Serve una disposizione dell’Asrem, adesso. Ma il decreto della struttura commissariale molisana che avvia l’integrazione fra la struttura della Cattolica e il Cardarelli dalla Chirurgia vascolare già c’è. Elaborato subito dopo l’intesa di massima raggiunta da Regione insieme a Fondazione e Asrem, prevede l’avvio della sperimentazione: ubicazione dell’attività chirurgica vascolare presso la ‘Giovanni Paolo II’, restano distinte le soggettività giuridiche e le autonomie gestionali delle due strutture, la regia sarà pubblica. La gestione, dunque, dovrebbe restare in capo all’Asrem. Che infatti, col dg Sosto, sarà chiamata appena dopo la formalizzazione del provvedimento del commissario della sanità alla sua attuazione concreta. “Subito dopo aver detto ai molisani cosa avevamo intenzione di fare per risolvere il problema, ci siamo mossi concretamente”, il brevissimo commento del governatore Paolo Frattura.

Lunedì sera la riunione a cui Frattura aveva convocato i vertici del centro e dell’azienda sanitaria, martedì sera il decreto. Che avvia il processo di integrazione fra Cardarelli e Fondazione previsto dal piano operativo, è il passo preliminare. E, va detto, abbastanza imprevisto. Il piano stabilisce l’accreditamento alla Cattolica di Oncologia e Cardiologia. Il reparto del Cardarelli è stato di fatto chiuso, anche se temporaneamente, il 7 giugno dopo la nota con cui due dirigenti medici – Luca Iorio e Lucia Cucciolillo – hanno denunciato che non c’erano più le condizioni di sicurezza per pazienti e operatori. Poco personale, il dramma di tutti i reparti. E la segnalazione alla procura di “atti deliberativi distruttivi” che dal 2014 si sarebbero susseguiti. Il manager Sosto ha sospeso i ricoveri disponendo di portare i pazienti nel presidio attrezzato più vicino. Il governatore, avvalorando la decisione e annunciando l’avvio della sperimentazione con la Fondazione, ha pure replicato a muso duro ai due medici, chiedendosi a quali atti deliberativi si riferissero e concludendo: i guasti vengono dal passato ioriano che voi lodate.

Polemiche a parte, nel giro di qualche altro giorno dovrebbe partire davvero l’integrazione con la Cattolica. Intanto, l’Asrem ha pubblicato anche gli avvisi per il conferimento di incarichi a tempo determinato, 8 mesi, nelle discipline di Medicina e chirurgia d’accettazione e d’urgenza e Anestesia e Rianimazione. Il provvedimento, per far fronte alla “grave situazione di criticità” – si legge nel documento a firma del direttore generale – dovuta alla carenza di personale medico ospedaliero.

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