Il coordinatore regionale dell’UDC, Domenico Izzi, ha nominato Maria Fiorenza Di Gosta responsabile della formazione del partito centrista. La giovane molisana, membro del coordinamento provinciale, nonché delegata ai congressi regionale e nazionale, ha già maturato una esperienza quasi decennale alla Camera dei Deputati presso l’Ufficio Legislativo del Gruppo Parlamentare Unione di Centro per il terzo Polo, in qualità di funzionario responsabile delle Commisioni Affari Costituzionali e Giustizia.
La Di Gosta, che lavorerà in stretta sinergia con l’On. Enzo Carra, responsabile nazionale della formazione UDC, ha così commentato il suo nuovo incarico: “Ringrazio con stima e affetto Izzi che ha deciso di investire sulla mia persona per contribuire al rinnovamento della classe dirigente molisana. Qualsiasi formazione politica contemporanea dimostra la sua serietà ed accresce il proprio ruolo puntando quotidianamente al potenziamento delle proprie risorse interne, come vero e unico patrimonio che assicura continuità e lungimiranza. Sono convinta di poter riconoscere nei giovani l’essenza di questa inesauribile ricchezza. Perché solo puntando su di loro, sulle idee, sulle proposte e sulle molteplici capacità, il partito ha modo di rinnovarsi, mantenendo sempre efficace e costruttivo il legame che lo unisce al territorio, prescindendo dunque da una dannosa difesa dello status quo e dimostrando che la vera forza risiede nella partecipazione, nell’agire comune. Ecco perché ritengo che l’UDC debba prestare particolare attenzione al tema della formazione politica giovanile. E’ un modo per legittimare l’ingresso di nuovi volti, per prepararli alle sfide continue della politica attuale, per ricucire lo strappo che negli anni ha portato ad una generalizzata sfiducia verso le istituzioni. Ma siccome considero l’arte della politica come l’arte del fare, so che per fare bene vi è assoluto bisogno di un ampio bagaglio di conoscenze, di una visione dei fatti a 360 gradi, che unisca le motivazioni personali alla seria consapevolezza del proprio agire pratico. Formazione come grande responsabilità da assumere nell’intenzione di educare la futura classe dirigente: un insieme di persone che, dalla base delle proprie passioni, sia in grado di operare scelte consapevoli nel miglioramento della gestione territoriale. Insomma, uno stimolo alla meritocrazia. Per una nuova politica, che nasca dal sapere e si realizzi poi nel fare”.