Il “comitato consultivo sugli appalti pubblici è l’ennesimo mostro politico che rischia di creare potenziali e pericolose ingerenze in un settore estremamente delicato dal quale la politica dovrebbe tenersi ben lontana ed evitare anche potenziali ingerenze limitandosi a svolgere il suo ruolo di programmazione”. Lo afferma il Movimento 5 Stelle, evidenziando che si tratta di un organismo che “duplica in maniera inspiegabile molte delle funzioni che in Italia già svolge l’Autorità nazionale anticorruzione (Anac).
“Un Comitato che dovrebbe essere tecnico – è spiegato in una nota – non è altro che l’ennesimo organismo politico, legato alla vita della legislatura e al governatore di turno, con il delicato compito di ‘maneggiare’ gli appalti pubblici e, di conseguenza, fiumi di denaro. Il governo ha impugnato alcune parti dell’ultima legge di stabilità regionale, ma non questo preciso punto. Ci sentiamo però in dovere di porre rimedio a questa anomalia – terminano i grillini – sia da un punto di vista legislativo che mediante una segnalazione all’Anac”.