Il consigliere regionale Cristiano Di Pietro scrive al ministro Martina. Il tema: i danni provocati dai cinghiali sul territorio molisano per un importo medio annuo di mezzo milione di euro. “Il 6 settembre 2016, durante la seduta del Consiglio regionale del Molise, abbiamo adottato un ordine del giorno a mia firma, teso ad avviare le procedure per la richiesta di stato di calamità naturale e per un ampliamento del periodo di caccia al cinghiale in deroga al calendario venatorio 2016/2017 – scrive Di Pietro -. La legge del settore di riferimento, la n. 157 del 1992, consente la caccia alla specie cinghiale tre mesi l’anno per tre volte a settimana. Nel sottolineare l’indubbia osservanza alla normativa, tanto che il 4 ottobre p.v. sarò all’Ispra per iniziare un percorso riguardante il censimento della specie cinghiale e relativi piani di abbattimento selettivi mediante una complessa operazione che richiederà del tempo, ritengo altresì che una legge predisposta quasi 25 anni fa sia ormai anacronistica. Da qui la mia richiesta di incontrare il ministro o un suo delegato al fine di sottoporre nel dettaglio la problematica e verificare la possibilità di fronteggiare lo stato di emergenza odierno attraverso la predisposizione di provvedimenti mirati e straordinari”.

2 Commenti

  1. angelo sardella scrive:

    Moderazione…?!

  2. angelo sardella scrive:

    Occorrono iniziative forti per risultati immediati!

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