“Il Cardarelli non sta per chiudere”. A sottolinearlo è il presidente della Regione Iorio che, tuttavia, nella seduta odierna del consiglio regionale, ha confermato l’ipotesi di una “riorganizzazione del rapporto tra Cardarelli e Cattolica per alcuni servizi specifici che possono essere trasferiti”. “La struttura ha bisogno di un adeguamento sismico” – ha spiegato. “Pertanto, stiamo studiando un eventuale punto di arrivo, utilizzando eventuali sinergie senza depotenziare l’ospedale di Campobasso. L’ipotesi potrebbe essere quella di utilizzare parte della struttura della Cattolica per prestazioni di maggiore qualità; in tal caso, questa parte sarebbe gestita dall’Asrem e non più dalla Fondazione Giovanni Paolo II”.

E’ stata votata alla unanimità, dopo essere stata emendata nel dispositivo da tutti i consiglieri, invece, la mozione a firma del consigliere Monaco riguardante “l’accorpamento del nosocomio di Larino al distretto sanitario di Campobasso”. All’assessore Di Sandro l’impegno ad interloquire con la struttura commissariale per evitare l’accorpamento. Sull’argomento si è sviluppato un ampio dibattito, allargato alla quasi intera sanità regionale, al quale hanno preso parte, oltre al consigliere Monaco che ha illustrato la mozione, i consiglieri Sabusco, Romano, Petraroia, D’Aimmo, Di Donato e il Presidente Iorio. Il presidente ha spiegato le ragioni dell’accorpamento aggiungendo che esso è contenuto nella bozza del futuro piano sanitario regionale fatta dal subcommissario che dovrà passare al vaglio del commissario per le modifiche e successivamente all’esame del Consiglio per il varo definitivo. E’ stata, infine, prima della chiusura dei lavori, illustrata dal consigliere Monaco una ulteriore mozione, firmata anche da Di Laura Frattura, Di Donato, Chierchia, Romano e Ciocca, relativa al finanziamento della legge regionale n16/2009 sulle cooperative. Per la discussione se ne parlerà martedi prossimo.

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