Sulla vicenda Cosib, l’assessore Velardi ha espresso solidarietà al sindaco Di Brino, preannunciando iniziative politiche per ridare a Termoli il giusto ruolo. “Non è una bella pagina politica quella che è stata scritta a proposito dell’elezione del nuovo presidente del Consorzio Industriale. La lunga gestazione ha prodotto una risultato scontato: la riconferma di Mascio attraverso alleanze trasversali che hanno avuto il solo esito di estromettere Termoli. Esprimo la solidarietà mia personale e dell’UDC al Sindaco di Termoli, il quale ha giustamente enfatizzato, mediante le dimissioni dal Consorzio, tutta la gravità dell’evento. Non è un successo politico, né istituzionale, né di buon governo eleggere un presidente e formare una maggioranza che, senza visione progettuale, ha il solo collante interno di estromettere Termoli dalla Presidenza”.
“E’ del tutto incomprensibile – ha continuato Velardi – come possa la città nel cui territorio ricade il 95% dei terreni del Consorzio essere penalizzata e sfidata fino a questo punto. Viene inesorabilmente mortificata anche una tradizione che ha visto Termoli e i suoi politici pensare e guidare l’industrializzazione del basso Molise e creare una rete di relazioni che non si possono improvvidamente ignorare”.
“L’UDC, senza nulla togliere ai rappresentanti delle Amministrazioni che hanno votato per il presidente Mascio, verso il quale non esistono remore di alcun tipo, ritiene che vada fatto un ulteriore sforzo per trovare con il Sindaco di Termoli una base di accordo, nella considerazione che non è neppure lontanamente immaginare un Consorzio che riesca a governare proficuamente senza Termoli e senza un presidente che sia espressione di questa città. Non è in gioco solo la poltrona del Consorzio, ma la positività di un’azione di governo nel tessuto industriale che non ha prospettive senza le forze imprenditoriali che esprime la società termolese”.
“Ma anche tutte le forze politiche devono in qualche modo fare chiarezza al proprio interno e presentarsi a questi appuntamenti con maggiore coerenza – ha concluso Velardi – anche per non scaricare sulle comunità interessate il peso di diatribe interne che non hanno nulla a che vedere con il governo del territorio e di un settore strategico per l’economia molisana, come quello industriale”.