La ragione per la quale Paolo Di Laura Frattura non rilascia dichiarazioni (impegnato in una riunione  fiume anche ieri!) probabilmente ha a che fare con i malumori del centrosinistra. Non sfugge a nessuno che la decisione comunicata ufficialmente lunedì pomeriggio di rinunciare al riconteggio delle schede non abbia trovato unanimità tra i consiglieri di opposizione. E lui, il solo titolato a parlare con la stampa, se ne sta in silenzio.

Un silenzio però che la dice lunga su questa marcia indietro, meditata nel pieno di una istruttoria che, secondo alcuni bene informati, sta procedendo anche celermente. E allora perché Frattura decide proprio adesso di interrompere la verifica dei voti?
Ufficialmente nessuno rilascia dichiarazioni. Dopo il vertice di lunedì bocche cucite. Ma le indiscrezioni trovano conferme nelle chiacchierate informali che raccontano di un Frattura preoccupato dei risultati che arrivano dalla Prefettura. Insomma, il riscontro delle preferenze, tanto sbandierato subito dopo le elezioni, sembra gli porterà qualche voto in più ma non la vittoria necessaria per ribaltare Iorio. Ecco spiegato dunque questo cambio di rotta tutto a  favore dell’annullamento delle consultazioni di novembre che hanno lasciato il centrodestra e il governatore uscente al timone della Regione. Considerato un papa nero nel centrosinistra, l’architetto che ha vinto la battaglia delle primarie ma non la guerra delle regionali, sa bene che più passa il tempo e più la sua leadership (che oggi gli riconosce solo l’Idv)  si indebolisce. E allora meglio battere il ferro finché è caldo.

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