Il consigliere regionale Idv Carmelo Parpiglia chiede di sospendere il bando per la long list dell’Asrem. Per nulla convinto dalla presa di distanza di Rosa Iorio, Parpiglia ritiene che per fugare ogni dubbio su un provvedimento dal sapore elettorale è necessario bloccare le procedure e ritirare tutti gli atti.

Il bando per la long list dell’Asrem ha alimentato molte polemiche perché è stato letto come un’operazione elettorale per avvantaggiare la sorella del governatore della regione, in corsa per diventare sindaco di Isernia. Tuttavia, Rosa Iorio ha precisato di non avere nulla a che fare con il bando e che il provvedimento era frutto di una decisione dei vertici dell’Azienda sanitaria di Campobasso. Una dichiarazione che non convince assolutamente Parpiglia, il quale sottolinea la consuetudine del centrodestra di promuovere, attraverso i propri amministratori, bandi e selezioni per le long list in prossimità di appuntamenti elettorali per fare ampliare il bacino dei consensi.

“È forse in questa consuetudine – continua il Consigliere regionale dell’Idv – che potremmo far rientrare anche l’ultimo annuncio propagandistico di riapertura dei termini per una long list di esperti all’Asrem di Isernia”.  Ecco perché Parpiglia non è convinto del tutto della marcia indietro innescata da Rosa Iorio. “Che i vertici Asrem, vicini al presidente della giunta Michele Iorio abbiano deciso, ad un mese dal rinnovo del Consiglio comunale, di riaprire i termini per selezionare personale da inserire, di fatto, presso la struttura sanitaria isernina, continua ad avere, a mio avviso, il sapore dell’ennesimo espediente elettorale” – sottolinea ancora il consigliere. “Prima di una competizione politica per il rinnovo di una qualsiasi amministrazione, risulta poco opportuno, oltre che eticamente scorretto, ricorrere a simili trucchetti. Meglio sarebbe, al fine di fugare ogni dubbio, sospendere il provvedimento in questione invitando la giunta regionale e i vertici dell’azienda sanitaria al ritiro degli atti. L’auspicio per il futuro – conclude Parpiglia – è che il consenso elettorale torni ad essere legato alla fiducia degli elettori nei confronti dei rappresentanti politici per le loro capacità amministrative e non per le loro possibilità di elargizione di favori, prebende, incarichi e consulenze”.

Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.