«È arrivato il momento che il Presidente e i Consiglieri della Provincia di Campobasso facciano sentire con forza la loro voce rispetto all’attuale è insostenibile situazione finanziaria della Ente Provincia».
Lo afferma in una nota la consigliere provinciale Cancellario.
«L’ esito referendario – spiega – è stato chiarissimo e dunque a noi amministratori eletti il compito di affrontare le innumerevoli problematiche derivanti da una situazione di assoluta incertezza. I tagli indiscriminati e la confusione più totale nell’attribuzione delle funzioni da un ente ad un altro (Provincia e Regione) ci porta oggi a non riuscire a far fronte alle innumerevoli richieste di intervento in termini di erogazione dei servizi in favore dei territori. Viabilità, edilizia scolastica, centri per l’ impiego, ambiente sono ambiti di competenza provinciale. Il tentativo fallito di cancellare per sempre dalla Costituzione la parola Provincia non è riuscito e sarà forse il caso di fare un passo indietro e di rimettere interamente mano a tutta la legislazione in materia. E diciamo pure che sarà anche il caso di rivedere la c.d legge del rio 54.2014 e quella strana modalità di elezione (II livello) dei Consiglieri provinciali e del Presidente della Provincia che esclude in modo categorico la partecipazione democratica del popolo, che “forse” avrà ancora il diritto di scegliere i propri amministratori. È strano però concepire un nuovo assetto delle Province sbandierando ai quattro venti una riduzione drastica dei costi, per poi ritrovarsi comunque a dover intervenire in termini sia economici che di attuazioni di strumenti normativi derogatori in tema di finanza pubblica, al fine di consentire la chiusura dei bilanci per l’anno 2016. E per il 2017 cosa facciamo? Bene fa l’Upi a lanciare l’allarme. Ora bisogna immediatamente spingere sul nuovo Governo affinché ripensi e riguardi totalmente la normativa sull’ente Provincia, altrimenti il pericolo di non poter più garantire i sevizi ai cittadini, diventa altissimo. E allora chiedo al presidente sindaco Battista di farsi portavoce nei confronti degli organi preposti al fine di assumere una posizione chiara e netta: e qualora non ci dovessero essere risposte in termini economici di valutare ogni azione utile per la tutela del nostro territorio».