La Fiom Cgil lancia l’ennesimo grido d’allarme per le 32 famiglie dei lavoratori della Smit spa che da oltre 5 mesi non percepiscono alcun sussidio. “Le vicende dell’azienda del nucleo industriale termolese hanno dell’incredibile” – fanno sapere dalla segreteria regionale Fiom. “Dichiarata fallita con sentenza del tribunale di Larino nel Novembre 2010, circa un anno dopo viene ribaltato il verdetto con la revoca del fallimento. Si tratta di un caso giudiziario senza precedenti: mai in Italia è stata emessa una sentenza simile. Conseguenze catastrofiche per i lavoratori, che si vedono revocata la Cig straordinaria, unica fonte di reddito. L’entusiasmo post-sentenza spinge i vertici dell’azienda a dichiarare mezzo stampa di voler onorare le mensilità arretrate e ripartire con l’attività… a distanza di mesi restano le parole e le buone intenzioni, ma la realtà è cosa ben diversa. “Ad oggi – continua la Fiom – è ancora in valutazione, presso il Ministero del Lavoro, la domanda di accesso alla Cigs presentata dalla Smit spa ed anche dell’anticipo della stessa, grazie all’accordo Unicredit-Regione Molise, di cui ancora non si sa niente. I lavoratori chiedono ai politici, che, durante la campagna elettorale delle passate elezioni amministrative regionali, avevano tanto a cuore la sorte degli operai, di seguire l’evolversi della vicenda e di promuovere un tavolo azienda-regione per verificare le reali intenzioni della governance dell’impresa basso-molisana (se tale può essere definita, visto che non è gestita da imprenditori molisani); è necessario condividere delle strategie di rilancio del settore industriale per garantire un futuro alle maestranze molisane”.