Cinque consiglieri per il centrosinistra e cinque per il centrodestra: è finito così lo spoglio per il rinnovo del consiglio provincia di Isernia. Considerando, però, che il presidente dell’ente è rimasto Lorenzo Coia, uomo di centrosinistra, la sua colazione resta in maggioranza, seppur di un pelo.

Il nuovo consiglio. Gli esponenti di centrosinistra entrati in consiglio sono Matticoli (il più votato dello schieramento), Carrino, Saia, Colicchio e Tombolini. Per la lista di centrodestra Fantozzi, Amicone, Tesone (campione di preferenze per il suo gruppo), Barile e Azzolini.

Il bicchiere mezzo pieno. E’ un risultato da bicchiere mezzo pieno per il centrosinistra. Da sconfitto in partenza (in virtù del voto ponderato) è riuscito a pareggiare i conti in consiglio e a rimanere maggioranza grazie al fatto che il presidente non è stato scelto (Coia è subentrato a Brasiello, quindi il suo mandato scadrà più in là rispetto a quello dell’assise provinciale). Se si tiene conto che due centri importanti per il voto ponderato – Isernia e Agnone – hanno cambiato colore politico dall’ultima votazione a via Berta, si ha il polso del fatto che il pareggio per il centrosinistra resta comunque una mezza vittoria. Anche se legata soprattutto alle spaccature della coalizione avversaria.

Le spaccature nel centrodestra. Improprio parlare di centrodestra per quanto riguarda l’alta lista. Era più che altro un’alleanza tra Michele Iorio e Massimo Romano. Gli altri partiti dell’area sono rimasti fuori a guardare: non hanno presentato la lista e, dopo l’apertura delle urne, s’è capito che non hanno nemmeno votato per lo schieramento a loro più vicino. Quella ‘fuga in avanti’ tanto contestata al momento della presentazione della lista è stata punita. S’è creata una sorta di alleanza anti-Iorio (e Romano) che ha portato esponenti del centrodestra – in particolare a Isernia – a votare altro oppure a non votare affatto.

Verso la Regione. Quella che sembrava un’anteprima in vista delle Regionali che si terranno tra un anno ha lasciato molti più dubbi di prima assieme ad una serie di indicazioni. Quella che è partita già da stamattina è una ricucitura delle anime del centrodestra. Perché le urne hanno dimostrato che non sempre il colpaccio ottenuto al Comune di Isernia può essere realizzato. Le colombe dello schieramento stanno iniziando la loro opera di dialogo, adesso con gli ulteriori dati alla mano ottenuti grazie alle votazioni in Provincia. Una tornata elettorale per pochi intimi, sì, ma che resta comunque un banco di prova per il prossimo appuntamento con le urne.

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