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"Tenuto conto che nelle case di reclusione di Isernia, Campobasso e Larino, sono detenute 520 persone, e che dal giugno 2008 la tutela della salute nelle carceri non è più esercitata dal Ministero di Giustizia, ma dalla Regione Molise", il consigliere regionale Michele Petraroia ha chiesto "di conoscere quali iniziative sono state assunte per stabilizzare il personale medico-infermieristico in servizio presso gli istituti penitenziari del Molise fin dal 1993". "Non discuto gli sforzi prodotti dalla Regione Molise dal 14 giugno 2008 in avanti per migliorare il servizio, che si evidenzia anche nella nota Asrem Prot. 19433 dell’8.03.2012 con aumenti delle ore di attività del personale medico e infermieristico, e con maggiori specialisti intramurari" – precisa Petraroia. "Sollevo più sommessamente il caso di infermieri in servizio presso gli istituti penitenziari fin dal 1993 con accordi libero professionali che rischiano di non vedersi più prorogato il contratto di lavoro da parte dell’Asrem, per via di scelte gestionali dubbie e penalizzanti, che non hanno inteso valorizzare la proficua, reiterata e positiva esperienza del personale in servizio a vantaggio di logiche incomprensibili e non condivisibili".

"La qualità del servizio non può prescindere dall’esperienza maturata in decenni di lavoro libero professionale precario e non può passare nell’Asrem la logica dell’usa e getta con figure estromesse non in base a delle valutazioni qualitative o a errori compiuti, ma solo perché si opta per una soluzione alternativa come se gli uomini e le donne impegnate fino a questo momento fossero pacchi postali, numeri o oggetti di arredo da sostituire a propria insindacabile discrezione. L’Asrem – conclude Petraroia – si ponga l’obiettivo di tutelare la salute dei detenuti, verifichi col Ministero di Giustizia, e con i direttori degli istituti penitenziari se sono mai sorte difficoltà con gli operatori sanitari in servizio dal 1993 e in caso di conferma che ci si trova al cospetto di professionisti competenti, si proceda verso forme di stabilizzazione e non di licenziamento".

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