L’Adoc ha chiesto che la Regione Molise e la Commissione competente convochi anche le associazioni dei consumatori per discutere della possibile integrazione tra l’ospedale Cardarelli e la struttura della Fondazione Giovanni Paolo II. “Come è ormai noto – si legge in una nota – nella nostra Regione, entro il 2013 dovranno scendere da 1.347 a 1.251 i posti letto nell’ambito del riordino sanitario in Molise che prevede anche il rientro dal deficit. Il tutto verrà inquadrato nell’ottica globale del Piano sanitario regionale 2012 – 2014 che punta, oltre alla riduzione dei ricoveri, anche sull’assistenza territoriale e l’integrazione con i centri privati. In particolare il Piano prevede forme di sperimentazioni gestionali pubblico – privato. Si sarebbe deciso, pertanto, di “trasferire” i reparti di oncologia, ginecologia, pediatria, nefrologia, cardiologia dall’ospedale pubblico alla struttura della Fondazione Giovanni Paolo II (ossia la Cattolica)”.
“Il rischio che teme l’associazione Adoc – sostiene il Presidente regionale Avv. Nicola Criscuoli – è che il progetto messo in campo non guardi alla necessità dei cittadini-consumatori. Siamo pertanto vicini al comitato pro Cardarelli e a tutti coloro che pensano che la contrazione delle strutture pubbliche sia inaccettabile. Sul punto comunque è assolutamente necessario e opportuno sentire le associazioni dei consumatori”.

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