Dopo l’approvazione della legge che istituisce l’Agenzia per la ricostruzione e la protezione civile, il consigliere regionale Michele Petraroia tuona: “E’ una legge scandalosa, approvata dalla Regione Molise nella tarda serata di ieri tra troppe ombre, eccessivi silenzi e tante distrazioni”. “Nel mentre a Roma si discute sul nuovo modello di Protezione Civile con poteri emergenziali limitati solo ai primi 20 giorni, in Molise, dopo 10 anni di commissariamento straordinario, un miliardo di euro spesi ed il 65% delle case e delle scuole da ricostruire, la Regione approva una legge, tra silenzi, complicità e collusioni, per accentrare poteri in deroga, con contabilità speciale e centinaia di assunzioni senza pubblico concorso, per far gestire alla neo-costituita Agenzia ben 346 milioni stanziati dalla Delibera CIPE del 3/8/2011”.

Petraroia attacca il Presidente della Giunta, colpevole di aver “avallato sulla pelle dei terremotati molisani l’invenzione del modello Berlusconi-Bertolaso a seguito di una calamità naturale con ordinanze del Capo del Governo in sostituzione di una legge dello Stato, e poteri speciali a sé stesso quale Commissario ad Acta. Un meccanismo che consentiva assunzioni, incarichi tecnici, appalti, consulenze e finanziamenti, in deroga alle leggi”. “Per anni ho denunciato lo scempio di una gestione disinvolta, fallimentare e inefficace, ma mai avrei immaginato che dopo un decennio di decreti monocratici commissariali finiti in pagina nazionale, la Regione poteva dotarsi di una legge speciale con cui proroga di fatto all’infinito il Commissariamento, affida la spesa di 346 milioni di euro in pochissime e selezionate mani, assume a termine, trasferisce e comanda 350 unità senza ricorrere a pubblico concorso, in violazione delle più elementari norme di diritto”. “A nulla sono serviti i miei richiami al semplice ritorno alla normalità, alla restituzione delle funzioni amministrative agli enti locali e al rispetto delle regole, delle leggi dello Stato e della Costituzione su spesa pubblica, concorsi pubblici e prerogative decisionali. L’ordinarietà non abita in Molise!”

“La ricetta del Presidente-Commissario è chiara” – conclude Petraroia. “Se il Governo impugnerà la legge per incostituzionalità, scaricherà su Mario Monti la colpa della paralisi della ricostruzione, del blocco dei cantieri e del licenziamento dei lavoratori. In caso contrario, avrà resuscitato in Molise il modello Bertolaso-Berlusconi con sommo gaudio per il circuito poco trasparente che si è sedimentato in questo decennio di gestione commissariale con una spesa di un miliardo di euro. Eppure basterebbe seguire l’esempio dell’Umbria, tornare semplicemente al regime normale di amministrazione, funzioni e poteri, senza deroghe, misteri o accentramenti. Questa è la strada!”

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