«Sarò due giorni in Puglia per la campagna elettorale. Al mio ritorno ci incontreremo e vedremo insieme qual è il percorso migliore all’insegna dell’unità».
Annaelsa Tartaglione, coordinatrice di Forza Italia e capolista sia in Molise sia nel collegio Foggia-Andria, risponde così al pressing di movimenti civici e partiti di centro e centrodestra che chiedono alla coalizione di definire subito, adesso e non il 5 marzo, il percorso comune per le regionali e la leadership.
A chiedere ufficialmente e direttamente a lei la convocazione del tavolo entro questa settimana, il capo dei Popolari per l’Italia Vincenzo Niro. Lo ha fatto da queste colonne, sostenendo che non si può aspettare oltre, i molisani devono sapere con chi sarà in campo il centrodestra alle regionali. Niro, come i movimenti civici che pure sollecitano chiarezza ai big della coalizione, è uno sponsor della prima ora del presidente del Tribunale di Isernia Vincenzo di Giacomo. Così anche i Sovranisti, che con Carlo Perrella anticipando l’incontro di domani con il candidato all’uninominale di Isernia Pietracupa – e rassicurando che la scelta su chi votare alle politiche sarà di «buon senso e coerenza» – ribadisce: «Crediamo sia un atto di correttezza verso il popolo molisano, quello di indicare, tutti uniti, il nome del candidato presidente. Noi, come Movimento, siamo già usciti allo scoperto in diverse occasioni: riteniamo il dottor Enzo Di Giacomo il valore aggiunto per questa coalizione».
Il pressing è motivato da dubbi e sospetti, a dispetto della ritrovata compattezza fra i due big del centrodestra Iorio e Patriciello. Anzi, paradossalmente sembra che sia proprio la riproposizione dell’asse ad alimentare le richieste di chiarimenti. Per parte sua, il magistrato resta in silenzio. Il 30 dicembre è uscito allo scoperto con un appello all’unità, alla costruzione di una «grande coalizione unitaria, trasversale ed inclusiva, una coalizione non contro qualcuno ma per costruire qualcosa ed anzi per costruire grandi cose. Una coalizione che ponga al centro del proprio programma il lavoro e l’impresa e quindi il rilancio dello sviluppo economico ed occupazionale, obiettivi questi da perseguire con fortissima accelerazione e con la massima determinazione». Uno schieramento, dunque, che ricalcasse l’esperienza del comitato, da lui promosso, per il salvataggio della Corte d’Appello. Poi l’accelerazione sulle candidature per le politiche e l’avvio della campagna elettorale – insieme naturalmente al fatto che per le regionali si voterà in primavera – hanno rallentato il percorso. Qualche segnale di insofferenza si nota anche fra le persone più vicine al giudice Di Giacomo. Personalità, peraltro, esposta perché ricopre una delle cariche istituzionali più importanti e delicate in Molise. Non si può escludere, secondo gli osservatori più attenti, che se non ci saranno decisioni e novità entro un tempo congruo il magistrato potrebbe fare un passo indietro.
Ai partiti e movimenti che ufficialmente hanno posto il tema ‘regionali’, dunque Annaelsa Tartaglione risponde che ascolterà tutti, «come ho già fatto in questi giorni per poi trovare una soluzione condivisa. Se per le politiche abbiamo raggiunto l’obiettivo di stare tutti insieme è perché questo è il primo passo, un’anticipazione di quello che vogliamo fare anche per le regionali: stare, appunto, tutti insieme».
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