“Frattura mi chiama ex-presidente, mai io sono ancora il governatore di questa regione e il Consiglio di Stato mi darà ragione”. Così Michele Iorio nella conferenza stampa di stamane, indetta per chiarire la sua posizione sul verdetto del Tar, che ieri ha annullato le elezioni regionali dello scorso ottobre. “Rispetto la sentenza dei giudici, ma non la condivido” – commenta il governatore, ripetendo i dati che lo hanno portato alla vittoria. “Resto convinto che le elezioni sono state regolari. I molisani hanno scelto me. Abbiamo vinto con quasi mille i voti di scarto sul candidato del centrosinistra Frattura. E il riconteggio ha confermato questo risultato”. Poi risponde a Di Pietro: “Nella decisione del Tar non c’è traccia dei trucchi di cui parla l’ex ministro. Le liste e le candidature che il centrosinistra ha contestato erano state ammesse, e in due casi riammesse, dai magistrati del tribunale ordinario. Per questo, non accetto che si addossino a me le responsabilità del dispositivo che cancella la proclamazione degli eletti del 16 e 17 ottobre. Se ci sono stati errori, li ha fatti chi ha deciso che alla competizione quei raggruppamenti potevano partecipare”. Intanto, però, il governatore precisa di voler aspettare le motivazioni della sentenza, che – afferma – sono indecifrabili. “Al momento, l’unica cosa certa è che c’è stata l’annullamento della proclamazione degli eletti e che si dovrebbe ritornare alle urne. Non si capisce, però, se lo si deve fare con gli stessi candidati ammessi delle precedenti elezioni o con nuove liste. Certo è che, se elezioni saranno, io sarò nuovamente in corsa e sarò nuovamente eletto presidente. Adesso, però, aspettiamo dieci giorni, anche per chiarire i termini con i quali dovrà essere presentato il ricorso al Consiglio di Stato”. A questo proposito Iorio precisa: “Non ho mai affermato che avrei rinunciato al ricorso”.