“La legge è uguale per tutti”. Così il leader dell’Idv Antonio Di Pietro ha commentato stamane in conferenza stampa la sentenza del Tar Molise. “Nel 2001, per le stesse ragioni, Iorio ha scalzato il presidente Di Stasi. Oggi, lo stesso Iorio dice di aver ricevuto un’ingiustizia”. Di Pietro, insomma, chiede coerenza al governatore, anche rispetto all’eventuale ricorso al Consiglio di Stato. “Aveva detto in Consiglio regionale, quindi pubblicamente, che, in caso di annullamento delle consultazioni, per il bene del Molise, non sarebbe andato al Consiglio di Stato” – spiega. “Mi auguro che il presidente mantenga la parola data. Che la smetta di restare attaccato alla poltrona e, in un momento difficile per i cittadini e le imprese, non costringa il Molise a fermarsi inutilmente per altri mesi, ma dia loro la possibilità di andare subito alle urne, per avere un governo in grado di affrontare le difficili tematiche riguardanti l’occupazione, il lavoro, l’economia e la vivibilità. Uomo è colui che mantiene la parola data. Mi pare, invece, che Iorio abbia già dichiarato di non volerla mantere. E noi, come diceva Sciascia, parliamo solo con gli uomini, non con gli quaquaraquà”.
“La sentenza del Tar è chiarissima” – aggiunge “le elezioni si devono rifare e si devono rifare daccapo, perché qualcuno non ha rispettato la legge per presentare le liste”. Poi un messaggio sulle prossime elezioni: “L’Idv si è presentata alle elezioni regionali in Molise con un candidato di qualità, competente sul piano professionale e di responsabilità sul piano etico e morale, in grado di rappresentare il buon Molise. Per noi Frattura resta il candidato della coalizione di centrosinistra. Faremo squadra e quadrato intorno a lui. Tuttavia, nel caso Frattura dovesse rinunciare o qualcuno dovesse mettergli i bastoni fra le ruote, preferisco candidarmi io piuttosto che lasciare in mano ancora ai soliti noti il destino del Molise”.