Si è chiusa ieri sera alle ventuno l’esperienza amministrativa di Nicandro Cotugno come sindaco di Venafro. Presso lo studio notarile ‘‘‘‘‘‘‘‘Ventriglia’, infatti, undici consiglieri comunali hanno formalizzato le proprie dimissioni, ponendo di fatto la parola ‘‘‘‘‘‘‘‘fine’ su di una crisi che si trascinava sin dall’indomani delle elezioni regionali, quando all’interno della maggioranza comunale erano nati dei contrasti che determinarono la nascita di un gruppo di ‘‘‘‘‘‘‘‘dissidentiì’ pronti a fare riferimento all’assessore regionale Filoteo Di Sandro.
A prendere le distanze da Cotugno, in un primo momento, l’assessore Marco Valvona, i consiglieri Sergio Petrecca e Luigi Viscione e lo stesso capogruppo di maggioranza Raimondo Santilli. Contestualmente sono usciti dall’esecutivo anche l’altro assessore Benedetto Iannacone e, un mese dopo, l’altro assessore Adriano Iannacone.
A loro si sono aggiunti i due ‘‘‘‘‘‘‘‘cittanovisti’ Antonio Sorbo e Carlo Potena. Per riuscire nell’intento, però, occorrevano almeno altri tre eletti, ricercati tra i consiglieri di minoranza nelle fila del ‘‘‘‘‘‘‘‘Patto’.
E se Vincenzo Cotugno ed Enzo Bianchi si sono professati per un governo di ‘‘‘‘‘‘‘‘salute pubblica’, a condizione che il sindaco prendesse atto del fallimento della sua esperienza amministrativa, rimettendo il mandato nelle mani del consiglio comunale, altro avviso hanno avuto Massimiliano Di Vito (da
sempre favorevole alle dimissioni), Alfredo Ricci e Angelamaria Tommasone, che ha comunque sottolineato che la sua “non è stata una decisione a cuor leggero”.
E se, in un primo momento, si vociferava che le dimissioni sarebbero presentate domani in occasione del consiglio comunale, il ‘‘‘‘‘‘‘‘blitz’ di ieri ha scompaginato le carte e, di fatto, posto ora il prefetto di Isernia Piritore di fronte al compito di nominare un commissario che resterà in carica fino alla primavera del 2013, quando i venafrani saranno chiamati un’altra volta alle urne per il rinnovo del Consiglio comunale e l’elezione di un nuovo sindaco.